Ale

E' da un po' di tempo che penso al carattere di mio figlio Ale e devo dire che mi lascia abbastanza perplessa.
Ale e' stato sempre un bimbo bravissimo, buono, dolce, affettuoso, ha sempre cercato la compagnia degli altri bambini, anche se ha sempre preferito amici tranquilli e bravi che quelli "scalmanati".
Premesso questo, ultimamente Ale ha cambiato atteggiamento verso gli altri bimbi, basta che uno gli dica che ha passato la palla male che lui si allontana magari da tutto il gruppo, tiene il muso e non li frequenta piu'.
Ad esempio e' successo con il calcio: l'ho iscritto, ha frequentato un po', poi al momento in teoria piu' bello, durante la partitella di fine allenamento un bimbo gli ha detto che era una schiappa e che non sapeva passare la palla..... e lacrime.... io chiaramente alla fine, quando l'ho visto, ho cercato di farlo reagire, gli ho detto che le lacrime non servono, che deve imparare a farsi scivolare un po' "addosso" le critiche, che deve imparare a fregarsene.... beh, il risultato e' stato che non ha piu' voluto andare a calcio.
Quest'estate al mare: eravamo in un Villaggio Bravo, quindi l'animazione per i bimbi era veramente ben organizzata (andava anche Alice che ha 3 anni), e all'inizio Ale non e' andato (era stato operato al braccio da appena 1 mese e non poteva sforzarlo), poi l'ultima settimana ho un po' "insistito" ed e' andato.....hanno fatto 1 partita a basket e la sua squadra ha vinto, quindi alla sera ha ritirato il diplomino, ma il giorno dopo si e' rifiutato di andare perche' un bimbo gli ha detto che era lento......
Ora, devo iscriverlo per fare uno sport, ha scelto basket, ma mi chiesto di fare una prova, e io so il perche': così controlla come sono gli altri bambini e se non gli vanno a "genio" non ci va....

La mia grossa preoccupazione e' che rimanga sempre piu' solo, insomma deve imparare a "tirare fuori le palle" e non escludersi subito appena gli si dice qualcosa... ma non so come fare.... io appena posso lo porto al parco per stare con altri bambini, gli faccio frequentare anche i compagni di classe, ma appena riceve una critica... basta.
Cosa posso fare?

Scusate la pappardella

Sabri nahce io ho un pò lo stesso problema con luca, ti faccio un esempio. Questo inverno andava al dopo scuola e spesso giocavano a calcio. Un girono sono andata a vederlo e stavano facendo una partita, ed un suo compagno gli ha detto qualcosa che lo ha urtato. Piangendo è uscito fuori dal campo, e mi ha detto che potevamo andare a casa ma io gli ho detto che non era giusto nei confronti degli altri compagni della sua squadra che contavano su di lui, che lo stavano aspettando ..insomma un pò quello che gli hai detto tu.

Devo dire che sta cominciandoa fregarsene anche lui, prima se la prendeva molto, io gli dico sempre che nella vita non si può essere bravi in tutto, non si può sempre vincere, e che deve puntare sulle cose che gli riescono meglio...se il calcio non è uno sport che gli riesce bene (deve imparare ad accettare il fatto che non è perfetto, che ha dei limiti) trovate insieme uno sport che gli riesce meglio..neanche io voglio che rinunci alle prime difficoltà, ma voglio anche che si renda conto che non si può sempre essere i primi in tutto, che magari ci sono cose per le quali siamo più predisposti.

comunque secondo me crescendo, questa cosa diminuirà, tu comunque fai bene a stimolarlo sempre

Ma sai, non e' proprio questione di scegliere uno sport, perche' prima o poi dovra' "fare i conti" con altri che gli faranno magari scherzetti (e' capitato anche con mio fratello, con Simone, lui si incavola, piange e tiene il muso), insomma deve imparare a fare un po' di carattere, perche' man mano che passano gli anni ho paura che questa sara' una cosa che lo fara' stare veramente male e lo isolera' dagli altri

scusa,ma quanti anni ha il bimbo?anche mio nipote che ha quasi 10 anni sceglie molto attentamente con chi giocare,penso che faccia parte del carattere se è un tipetto introverso o no.Mati ha provato a fare parecchi sport e adesso sembra che abbia trovato quello che gli piace:atletica,e ha fatto un piccolo corso di bike e gli è piaciuto molto.Alcuni bimbi nn sono pronti per la competizione diretta e forse mancano un pò di autostima. A scuola ,tutto bene?

No, forse mi sono spiegata male, il problema non e' lo sport in se', insomma uno puo' essere piu' portato rispetto ad un altro, non e' quello che mi preoccupa, quello dello sport era solo un esempio, ma il fatto che come viene criticato anche minimamente lui si arrabbia, piange (ho visto io come reagiscono gli altri bimbi di fronte alle sue lacrime, erano con gli occhi sbarrati....), non vuole neanche piu' parlare, stare con questi bambini e pur di non vederne uno esclude anche tutti gli altri....

Vi faccio un altro esempio: questa estate e' stato una settimana con mio fratello,la moglie e il figlioletto di 2 anni. Una sera stavano cenando e hanno fatto la battuta dicendo (ridendo)che l'ultimo che finiva lavava i piatti. Mi hanno raccontato che come si e' accorto che era l'ultimo ha iniziato a piangere DISPERATO e che non riuscivano a fargli capire che era solo uno scherzo.E adesso per lui lo zio Roberto e' cattivo e si arrabbia sempre.
Oppure quando ci siamo trovati con i genitori di un amico di Ale, il papa' di questo bambino ha fatto fare una gara di tabelline e calcoli, e al suo minimo errore questo papa' ridendo gli ha detto: Hai sbagliato, hai sbagliato, lui si e' alzato, ha iniziato a piangere e se ne e' andato in bagno.

Non so se il problema e' una sua scarsa autostima, il fatto che vorrebbe primeggiare sempre e non riesce (chiaramente) se e' solo troppo permaloso....

A scuola va molto bene, i voti sono stati veramente belli, e' integrato bene, le maestre dicono che e' sociavole, che vorrebbe essere il piu' bravo rispetto agli altri e che non sempre e' così, soprattutto per quanto riguarda l'ora di ginnastica...

Sabrina ha scritto:
Cosa posso fare?

quello che stai facendo ... aiutarlo a superare le sue piccole frustrazioni .. non ingigantendole ma senza trascurarle ... per lui sono immani ... ma piano piano si accorgerà sempre più che si può continuare anche senza essere sempre più che osannati ... che l'accettazione passa anche attraverso la frustrazione

ma hai ragione ha a che vedere con la costruzione dell'autostima ... ed è un processo profondo e lungo ... altalenante e delicato ...

ti sembrerà che ha fatto un grosso passo avanti e subito dopo lo vedrai cadere nello sconforto più grande per una critica quasi irriconoscibile dagli altri ...

quando capita, abbraccialo e digli che lui va bene così

com'è difficile capire......amiamoli e amiamoci ,la sensibilità è la guida per camminare a fianco ai nostri cari.

qui ci vorrebbe uno psicologo Sabrina...però mi sembra come se ale creasse molte aspettative verso se stesso, o qualcuno di voi ha molte aspettative verso di lui..che so simone? poi sicuramente ha una scarsa sopportazione della frustazine generata dal fatto di non esser il primo, il più bravo in tutto, ma questo credo che appartenga molto ai figli unici, anche se ora Ale ha una sorella fino a 3 anni fa era figlio unico....anche luca era fatto così poi quando ha fatto logopedia sono riusciti ad alzare molto il suo livello di tolleranza nei confronti della frustrazione

Non so, magari e' colpa mia perche' ho troppe aspettative, ma solo a livello scolastico.....io gli ho sempre detto che se prende un brutto voto ma si e' impegnato non importa, che puo' capitare a tutti,non si puo' essere perfetti, ma che se invece lo prende perche' non si e' impegnato o non ha studiato allora sì che mi arrabbio..... e' sbagliato?

mah non ci vedo nulla di sbagliato..lo dico anche io a luca..anche per lo sport..un conto e affrontarlo senza impeganrsi, un conto è impegrarsi, dare quello che può dare e magari non arrivare primo...comunque l'impegno lo apprezzo

Infatti, come gli dico io. Io piu' di spronarlo a stare con gli altri, incoraggiandolo, non so che fare. Il problema e' che questa sua "chiusura" sta peggiorando con il tempo

io credo che dargliela vinta peggiorerebbe ancora...magari fagli degli esempi in cui tu vieni criticata e reagisci accettando....e come dice anna stagli vicino quandocome già fai senza sgridarlo ma con dolcezza magari sdrammatizza un pò..anche luca spesso si urtava e piangeva quando a scuola lo chiamano "bottiglia" io allora gli suggerivo dei soprannomi da dare ai suoi amici in base al loro cognome...insomma aiutalo a difendersi piuttosto che a mollare

Guarda Laura, io gli ho fatto l'esempio proprio dello sport: andavo a danza e l'allenatore era tutto fuorche' tenero con noi, si arrabbiava, urlava pero' io ho continuato perche' mi piaceva quello che facevo, e non mi facevo condizionare. Boh, vedremo come andra' a scuola quest'anno

ma ti sei confrontata con le maestre? anche loro hanno riscontrato questo aspetto di ale? a scuola come interagisce con i compagni?

Lula ha scritto:ma ti sei confrontata con le maestre? anche loro hanno riscontrato questo aspetto di ale? a scuola come interagisce con i compagni?

Me ne parlavano gli anni scorsi che era molto permaloso, del fatto che era un po' impacciato a muoversi, mentre quest'anno era molto migliorato, mi hanno detto che e' socievole, chiacchiera volentieri... ora non so se sia stato il fatto che e' rimasto molto a casa a causa dei problemi di salute (mononucleosi, streptococco, e poi il braccio rotto e successivo intervento) e si e' un po' "isolato" a forza dagli altri bambini, che e' rimasto troppo appiccicato a me, i nonni, il padre che gliele danno sempre vinta, che proprio perche' e' stato a casa tanto e' ingrassato parecchio e quindi veramente ora e' goffo nei movimenti e si sente a disagio o se proprio e' il suo carattere così e deve imparare ad accettare le sconfitte e le critiche

sabri io credo che dipenda da entrambe le cose...sicuramente stare a casa, averle vinte non lo aiuta..magari anche non sentendosi bene fisicamente ha perso un pò di sicurezza....vediamo come procede a scuola se questa cosa si attenua un pò