L'immaginazione
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L'immaginazione
Così Pirandello, in un passaggio del celebre atto unico...
L'uomo dal fiore: Ma mi serve. Mi serve questo.
L'avventore: Le serve? Scusi... che cosa?
L'uomo dal fiore: Attaccarmi cosi - dico con l'immaginazione - alla vita. Come un rampicante attorno alle sbarre d'una cancellata.
Pausa
Ah, non lasciarla mai posare un momento l'immaginazione: - aderire, aderire con essa, continuamente, alla vita degli altri... - ma non della gente che conosco. No, no. A quella non potrei! Ne provo un fastidio, se sapesse, una nausea. Alla vita degli estranei, intorno ai quali la mia immaginazione può lavorare liberamente, ma non a capriccio, anzi tenendo conto delle minime apparenze scoperte in questo e in quello. E sapesse quanto e come lavora! fino a quanto riesco ad addentrarmi! Vedo la casa di questo e di quello; ci vivo; mi ci sento proprio, fino ad avvertire... sa quel particolare alito che cova in ogni casa? nella sua, nella mia. - Ma nella nostra, noi, non l'avvertiamo più, perché è l'alito stesso della nostra vita, mi spiego?
Aprirebbe alcuni spunti sull'immaginazione e mi torna in mente la parola "immaginifico", che è di grande spessore secondo me.
"Credo nel potere che ha l'immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli. (...) Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell'immaginazione.(...) Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni. Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce". (...) Credo nella bellezza di tutte le donne, nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore; nell'unione dei loro corpi disillusi con le illusorie sbarre cromate dei banconi dei supermarket; nella loro calda tolleranza per le mie perversioni."
Re/Search - J.G. Ballard
Mi sento come la particella di sodio da queste parti...
Ehm...non dovrebbe risultare così evidente...
Beh, diciamo che con te so che c'è qualcuno che sicuramente raccoglierà prima o poi. Se preferisci aspettare, ok. Io mi lancerò presto, devo solo trovare la giusta ispirazione... quella che potrebbe arrivare fra un attimo o fra un giorno.
E' che, essendo a volte un po' pigra, aspetto che Lancillotto sparga per poter riformulare.
Grazie per l'apprezzamento e per il contributo... E' molto bello quello che scrivi sull'immaginazione.
Ebbene, possedere immaginazione per assomiglia al possedere un talento. L'immaginazione è stata per tutta la mia infanzia e adolescenza, un'ala sulla quale salire quando la solitudine era troppo forte.
Una volta lessi una testimonianza di Fellini su questo. Da piccolo, Federico nel suo letto viveva con l'immaginazione magnifiche avventure, che chiamava "i quattro angoli". Gli bastava appoggiare la testa su un angolo diverso del letto e ogni volta si spalancavano dinanzi a sè le splendide visioni che la sua fantasia gli regalava generosa. Molte di queste visioni furono poi "riprodotte" nei suoi film...
Bellissimo finale da "Vestire gli ignudi" di Pirandello...
Ersilia
Ecco, vedete perché mentii? Per questo, vi giuro!
Non avevo potuto averne mai una di vita, da poter figurare in qualche modo, che non mi fosse strappata dai tanti cani... dai tanti cani che mi sono saltati sempre addosso, per ogni via, che non mi fosse imbrattata da tutte le miserie più basse e più vili...
Me ne volli fare una... bella... la più bella... quella che era stata per me come un sogno, là, e che mi fu strappata subito, anch'essa... quella di fidanzata; ma per morirci, per morirci, per morirci e basta, ecco, con un po' di rimpianto di tutti, e basta.
Ebbene, no! no! Non ho potuto avere neanche questa! Lacerata addosso, strappata anche questa! No! Morire nuda! Scoperta, avvilita, e spregiata! Ecco qua: siete contente! E ora andate, andate. Lasciatemi morire in silenzio: nuda. Andate! Lo posso ben dire, ora, che non voglio più vedere, che non voglio più sentire nessuno! Andate, andatelo a dire, tu a tua moglie, tu alla tua fidanzata, che questa morta... ecco qua... non s'è potuta vestire.
L'uomo dal fiore: Ma mi serve. Mi serve questo.
L'avventore: Le serve? Scusi... che cosa?
L'uomo dal fiore: Attaccarmi cosi - dico con l'immaginazione - alla vita. Come un rampicante attorno alle sbarre d'una cancellata.
Pausa
Ah, non lasciarla mai posare un momento l'immaginazione: - aderire, aderire con essa, continuamente, alla vita degli altri... - ma non della gente che conosco. No, no. A quella non potrei! Ne provo un fastidio, se sapesse, una nausea. Alla vita degli estranei, intorno ai quali la mia immaginazione può lavorare liberamente, ma non a capriccio, anzi tenendo conto delle minime apparenze scoperte in questo e in quello. E sapesse quanto e come lavora! fino a quanto riesco ad addentrarmi! Vedo la casa di questo e di quello; ci vivo; mi ci sento proprio, fino ad avvertire... sa quel particolare alito che cova in ogni casa? nella sua, nella mia. - Ma nella nostra, noi, non l'avvertiamo più, perché è l'alito stesso della nostra vita, mi spiego?
Aprirebbe alcuni spunti sull'immaginazione e mi torna in mente la parola "immaginifico", che è di grande spessore secondo me.
"Credo nel potere che ha l'immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli. (...) Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell'immaginazione.(...) Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni. Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce". (...) Credo nella bellezza di tutte le donne, nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore; nell'unione dei loro corpi disillusi con le illusorie sbarre cromate dei banconi dei supermarket; nella loro calda tolleranza per le mie perversioni."
Re/Search - J.G. Ballard
Mi sento come la particella di sodio da queste parti...
angelino ha scritto:mmm...
a volte ho l'impressione che tu scriva solo per me...
;-)
ma vediamo se altri raccolgono...
Ehm...non dovrebbe risultare così evidente...
Beh, diciamo che con te so che c'è qualcuno che sicuramente raccoglierà prima o poi. Se preferisci aspettare, ok. Io mi lancerò presto, devo solo trovare la giusta ispirazione... quella che potrebbe arrivare fra un attimo o fra un giorno.
E' che, essendo a volte un po' pigra, aspetto che Lancillotto sparga per poter riformulare.
gramigna ha scritto:Beh, voi avete un idillio così perfetto che a volte è un peccato rovinarlo con parole dissonanti [smilie=ahgg_dunno.gif]
Mi piacciono molto le citazioni che metti, Betty, spesso dai degli ottimi spunti di riflessione....ma a volte ci vorrebbe davvero tempo e concentrazione per risponderti a dovere. Su certe cose che mi toccano da vicino non mi va di essere superficiale!
L'immaginazione è il sale della mia vita, è l'unica compagna che non mi ha abbandonato mai da quando sono nata e che mi ha dato la forza per reagire nei momenti brutti. Fantasticare sulle persone che vedo per la strada, entrare nelle finestre accese la sera, dietro le tende, per immaginare cosa stiano facendo, quali vite stiano vivendo...
Immaginare, perdersi con la mente in altri territori, ritornare a volte per scrivere, altre no, tenere quel segreto solo per sè... suppongo che tu capisca molto bene ciò di cui sto parlando...!
Bellissima: "Attaccarmi cosi - dico con l'immaginazione - alla vita. Come un rampicante attorno alle sbarre d'una cancellata."
angelino ha scritto:gramigna ha scritto:Beh, voi avete un idillio così perfetto che a volte è un peccato rovinarlo con parole dissonanti [smilie=ahgg_dunno.gif]
[smilie=abbraccio.gif] [smilie=abbraccio.gif] [smilie=abbraccio.gif]
Ninfa ha scritto:gramigna ha scritto:L'immaginazione è il sale della mia vita, è l'unica compagna che non mi ha abbandonato mai da quando sono nata e che mi ha dato la forza per reagire nei momenti brutti.
condivido questo pensiero. anch'io uso molto l'immaginazione. l'importante è non trasformarla in illusione. Esempio. Immaginare una storia con qualcuno, sognarla, sperarla, alla lunga diventa illusione.
gramigna ha scritto: |
Beh, voi avete un idillio così perfetto che a volte è un peccato rovinarlo con parole dissonanti Mi piacciono molto le citazioni che metti, Betty, spesso dai degli ottimi spunti di riflessione....ma a volte ci vorrebbe davvero tempo e concentrazione per risponderti a dovere. Su certe cose che mi toccano da vicino non mi va di essere superficiale! L'immaginazione è il sale della mia vita, è l'unica compagna che non mi ha abbandonato mai da quando sono nata e che mi ha dato la forza per reagire nei momenti brutti. Fantasticare sulle persone che vedo per la strada, entrare nelle finestre accese la sera, dietro le tende, per immaginare cosa stiano facendo, quali vite stiano vivendo... Immaginare, perdersi con la mente in altri territori, ritornare a volte per scrivere, altre no, tenere quel segreto solo per sè... suppongo che tu capisca molto bene ciò di cui sto parlando...! Bellissima: "Attaccarmi cosi - dico con l'immaginazione - alla vita. Come un rampicante attorno alle sbarre d'una cancellata." |
Grazie per l'apprezzamento e per il contributo... E' molto bello quello che scrivi sull'immaginazione.
gramigna ha scritto:Ninfa ha scritto:condivido questo pensiero. anch'io uso molto l'immaginazione. l'importante è non trasformarla in illusione. Esempio. Immaginare una storia con qualcuno, sognarla, sperarla, alla lunga diventa illusione.
Ma può anche diventare realtà! Fidati!
Comunque immaginare storie d'amore mie personali mi è capitato raramente, mi piace di più spaziare, immaginare altre persone, altre epoche, situazioni...oppure prendere spunto dalla realtà, una piccola cosa che vedo o una persona e creare la sua storia.. che poi ovviamente non è sua, e non è mia....chissà dove va a finire! C'è un mondo dove tutte le favole che inventiamo diventano reali??? ganzo......via mi sto perdendo, lasciamo perdere!!
Ninfa ha scritto:no perchè? è carina l'idea. immaginare di vivere in un altra epoca (a me piacerebbe il periodo napoleonico o quello della rivoluzione francese) o essere qualcun'altro (a me piacerebbe essere un archeologo famoso o un miliardario viaggiatore)
Ebbene, possedere immaginazione per assomiglia al possedere un talento. L'immaginazione è stata per tutta la mia infanzia e adolescenza, un'ala sulla quale salire quando la solitudine era troppo forte.
Una volta lessi una testimonianza di Fellini su questo. Da piccolo, Federico nel suo letto viveva con l'immaginazione magnifiche avventure, che chiamava "i quattro angoli". Gli bastava appoggiare la testa su un angolo diverso del letto e ogni volta si spalancavano dinanzi a sè le splendide visioni che la sua fantasia gli regalava generosa. Molte di queste visioni furono poi "riprodotte" nei suoi film...
Bellissimo finale da "Vestire gli ignudi" di Pirandello...
Ersilia
Ecco, vedete perché mentii? Per questo, vi giuro!
Non avevo potuto averne mai una di vita, da poter figurare in qualche modo, che non mi fosse strappata dai tanti cani... dai tanti cani che mi sono saltati sempre addosso, per ogni via, che non mi fosse imbrattata da tutte le miserie più basse e più vili...
Me ne volli fare una... bella... la più bella... quella che era stata per me come un sogno, là, e che mi fu strappata subito, anch'essa... quella di fidanzata; ma per morirci, per morirci, per morirci e basta, ecco, con un po' di rimpianto di tutti, e basta.
Ebbene, no! no! Non ho potuto avere neanche questa! Lacerata addosso, strappata anche questa! No! Morire nuda! Scoperta, avvilita, e spregiata! Ecco qua: siete contente! E ora andate, andate. Lasciatemi morire in silenzio: nuda. Andate! Lo posso ben dire, ora, che non voglio più vedere, che non voglio più sentire nessuno! Andate, andatelo a dire, tu a tua moglie, tu alla tua fidanzata, che questa morta... ecco qua... non s'è potuta vestire.
Betty Boop- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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