Alda Merini
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Alda Merini
Del tutto ignari della nostra esistenza
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra siepe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.
Ma non sono termini moderni quelli che citi, Marco...
Però, la poesia in genere è appunto così, deve "parlarti" dentro.
Questa dovrebbe piacerti...
Pensiero,io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia.
Fammi sapere che ne pensi...
E se vuoi ti racconto il mito di Orfeo ed Euridice, che è splendido...
Solo un mano d'angelo
intatta di sè, del suo amore per sè,
potrebbe
offrirmi la concavità del suo palmo
perché vi riversi il mio pianto.
La mano dell'uomo vivente
è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
per il tranquillo pianto del proprio fratello!
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.
Non è giusto!
Sarebbe stata la mia prossima!!!
Va bene lo stesso, se si tratta di te... spero non mi soffi le altre mie preferite!
Ma certo che no, che lettore?
Tu, che già centellini i tuoi interventi, non puoi essere più lettore di quanto già sei...
Ti concedo di citare tutto ciò che vuoi, di questa ed altre voci poetiche...
La scelta molto rivela di colui che cita...
Tu con la scusa della quantità a discapito della qualità e con tutti questi abbraccini vorresti farti perdonare la scarsa partecipazione?
Naaaaaaa... impossibile!
So che potresti fare di meglio, sir, ma forse sono io che soffro di logorrea dello scrittore...
Certo... chiedo venia, sir.
Di tanto in tanto cuore femminile non distingue fra le nebbie e coglie altro che la verità. Il mio rimpianto è che tanto poco il Cavaliere mostra di sè quanto la Regina si mostra invece fin troppo esposta... Proprio lei che tanto bene parla di "tempi"...
E' vero, quantità non è qualità. E ciò che offri tu, sir, vale incommensurabilmente di più fra queste pagine, proprio perchè offerto fra mille difficoltà...
Più non vi sarà chiesto di dare oltre...
voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,
e delle nostre squallide ferite
voi fate un balsamo per le labbra di Dio.
Non vi è da parte nostra conoscenza degli angeli,
né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,
ma c'è una linea di infelicità come di un uragano
che separa noi dalla vostra siepe.
Voi entrate nell'uragano dell'universo
come coloro che si gettano nell'inferno
e trovano il tremolo sospiro
di chi sta per morire
e di chi sta per nascere.
Astrolabio_61 ha scritto:
Posso dire la mia?
In questa poesia ci sono alcuni vocaboli che mi sembrano un pò , come dire forzati.
"balsamo" "uragano" "squallide"
probabilmente l' autrice è contemporanea, ma non mi trasmette un granchè con questa poesia.
Marco
Ma non sono termini moderni quelli che citi, Marco...
Però, la poesia in genere è appunto così, deve "parlarti" dentro.
Questa dovrebbe piacerti...
Pensiero,io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia.
Fammi sapere che ne pensi...
E se vuoi ti racconto il mito di Orfeo ed Euridice, che è splendido...
Solo un mano d'angelo
intatta di sè, del suo amore per sè,
potrebbe
offrirmi la concavità del suo palmo
perché vi riversi il mio pianto.
La mano dell'uomo vivente
è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri,
è troppo ricolma di vita e di plasma di vita!
Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi
per il tranquillo pianto del proprio fratello!
E dunque, soltanto una mano di angelo bianco
dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso
potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo
senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa.
angelino ha scritto:Alda Merini...
potevo forse non aver letto il suo "Francesco. Canto di una creatura"?
Ricordo i suoi versi nei quali si tocca con mano l'amore infinito di Dio, che chiede il contraccambio:
Sono diventato vertice della carità
perché Dio un giorno
immeritatamente
si è chinato su di me
e mi ha baciato le mani.
e la sublime conclusione del libro:
Io sono diventato
il ponte buttato tra la tua nascita
e la tua risurrezione.
Camminate sopra di me,
calpestate Francesco
per arrivare fino al Calvario...
La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.
angelino ha scritto:
visto che, molto opportunamente, citi "Terra d'Amore", non posso fare a meno di fare altrettanto con "La Terra Santa":
Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da argenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’assenzio
di una sopravvivenza negata.
Non è giusto!
Sarebbe stata la mia prossima!!!
Va bene lo stesso, se si tratta di te... spero non mi soffi le altre mie preferite!
angelino ha scritto:
chiedo venia... non ho resistito...
ma tu hai cominciato, mia Regina... giustamente, a te il privilegio di proseguire...
mi avrai sempre attento lettore...
Ma certo che no, che lettore?
Tu, che già centellini i tuoi interventi, non puoi essere più lettore di quanto già sei...
Ti concedo di citare tutto ciò che vuoi, di questa ed altre voci poetiche...
La scelta molto rivela di colui che cita...
angelino ha scritto:
forse che la quantità porti anche qualità?
una cosa non voglio centellinare... gli abbracci alla mia Regina!
Tu con la scusa della quantità a discapito della qualità e con tutti questi abbraccini vorresti farti perdonare la scarsa partecipazione?
Naaaaaaa... impossibile!
So che potresti fare di meglio, sir, ma forse sono io che soffro di logorrea dello scrittore...
angelino ha scritto:il Cavaliere, in questi ultimi giorni dell'anno, assai è impegnato a dirimere liti, ingiustizie e prepotenze...
se non fosse per il vincolo che lega il suo cuore a quello della sua regina, ben poca presenza darebbe a questa tranquilla landa...
Certo... chiedo venia, sir.
Di tanto in tanto cuore femminile non distingue fra le nebbie e coglie altro che la verità. Il mio rimpianto è che tanto poco il Cavaliere mostra di sè quanto la Regina si mostra invece fin troppo esposta... Proprio lei che tanto bene parla di "tempi"...
E' vero, quantità non è qualità. E ciò che offri tu, sir, vale incommensurabilmente di più fra queste pagine, proprio perchè offerto fra mille difficoltà...
Più non vi sarà chiesto di dare oltre...
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