Il passaggio dalle elementari alle medie
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Il passaggio dalle elementari alle medie
E' fondamentale e per molti bambini traumatico. Si parla di continuità fra i due gradi di scuola ma esiste solo sulla carta. Noi prof delle medie abbiamo una scheda che "racconta" il percorso dell'alunno alle elementari, ma è solo un documento sterile, che non toglie e non aggiunge nulla al nostro approccio con loro. Per molti alunni il percorso di adattamento è lungo e difficile. Nei temi, alla domanda "L'adulto di cui vuoi parlare" spesso vagheggiano la maestra perduta per sempre, con un tono addolorato e rassegnato. Sta a noi, e naturalmente alle famiglie, aiutarli in questo percorso...
E non è cosa da poco avere un'insegnante così presente ai problemi degli alunni, garantito! Quello che auspico sempre è un rapporto di stima è complicità fra insegnanti e famiglie, perchè, credetemi, è veramente scoraggiante non poter dialogare quando ci sono problemi (o anche quando non ce ne sono), o peggio quando questi non si riconoscono esistere, pur essendo evidenti.
Astrolabio, anch'io ho un ricordo "traumatico" dei diversi passaggi, anche quello dalle medie alle superiori non è stato felice e, sì, avere un'amica vicina mi avrebbe aiutato eccome!
La scuola dovrebbe però limitare questa sensazione, presentandosi come luogo innanzitutto di autentica accoglienza, ma spesso, purtroppo, questa esiste solo sulla carta.
Verissimo, Monica: l'insegnante è fondamentale. Contano poco le mega strutture fornite di tutto se all'interno il personale è incompetente o poco motivato. Dal mio punto di osservazione noto che noi nuove leve teandiamo a proporre idee nuove, abbiamo un approccio diverso coi ragazzi, più aperto e propositivo, ma spesso le mie colleghe di vecchia guardia impediscono tutto questo. Si scatenano rappresaglie fatte di osservazioni e pettegolezzi, qualcosa di molto brutto cui si assiste ogni anno. Ragazzi, sabato anndrò a scegliere la sede scolastica per quest'anno (per il momento ho una supplenza breve)!!
Il bullismo merita un post a sè.
Beh, è ovvio che poi ci sono le eccezioni, per carità! Nel caso di monica la vecchia insegnante si rivelava migliore sotto diversi profili rispetto alla seconda, la nuova.
Il caso dei compiti sulla pagina di diario sbagliata è emblematico di come ci si appelli ai dettagli insignificanti per sfogare il proprio ego frustrato. Magari questa maestra non è fra le preferite dei bambini e lei aspetta la minima occasione, anche banale, per fare "pagare" agli alunni che poco la apprezzano (e avranno le loro buone ragioni, ahimé) questo aspetto. Che dire, Lula? Almeno la maestra d'italiano ti ha dato ragione!
Ho capito che tipo di alunno può essere il tuo Luca. Me ne sono capitati tanti come lui, credimi. Sono bambini con cui si deve usare una delicatezza in più, che come dici chiedono attenzione che non gli puoi negare. Brava la maestra ad avere trovato un metodo per farlo stare attento e motivarlo allo studio!
Astrolabio_61 ha scritto:
Il mio passaggio dalle elementari alle medie risale a moltissimi anni fa, ma ricordo il dispiacere di non aver avuto in classe il mio amicone dell' epoca.
Quello che abitava nel mio stesso palazzo e che è stato mio compagno di giochi fin da quando eravamo bambini.
Secondo me, quello di avere un amico così nella stessa classe , farebbe sentire meno il trauma del passaggio dalle elementari alle medie.
Io mi trovai in una classe di perfetti sconosciuti e ricordo, fu traumatico.
Mettici poi un pizzico di difficolta nel fare gruppo e la frittata è fatta.
Marco
Lula ha scritto:hai ragione Marco..quando Luca è passato dalla materna alle elementare si è trovato in classe parecchi compagni e devo dire che il passaggio è stato meno traumatico.
Io comunque credo che il ruolo di un insegnante sia fondamentale.
Luca fortunatamente ha un insegnante di italiano veramente brava..si ferma a capire in che modo "prendere" l'alunno, vuole essere aggiornata su situazioni familiari che possano in qualche modo creare disagi in classe ai bimbi, c'è un bella relazione tra mamma e insegnante e devo dire che quando si pensava che luca avesse bisogno di un altro ciclo di logopedia, ci è stata molto vicina, ha seguito bene Luca e alla fine ha ritenuto opportuno non fargliela fare perchè Luca aveva solo bisogno di un pò di tempo per acquisire certi concetti
E non è cosa da poco avere un'insegnante così presente ai problemi degli alunni, garantito! Quello che auspico sempre è un rapporto di stima è complicità fra insegnanti e famiglie, perchè, credetemi, è veramente scoraggiante non poter dialogare quando ci sono problemi (o anche quando non ce ne sono), o peggio quando questi non si riconoscono esistere, pur essendo evidenti.
Astrolabio, anch'io ho un ricordo "traumatico" dei diversi passaggi, anche quello dalle medie alle superiori non è stato felice e, sì, avere un'amica vicina mi avrebbe aiutato eccome!
La scuola dovrebbe però limitare questa sensazione, presentandosi come luogo innanzitutto di autentica accoglienza, ma spesso, purtroppo, questa esiste solo sulla carta.
Astrolabio_61 ha scritto:
Il più grave fatto che puo accadere in una scuola fra ragazzi, è il bullismo.
La scuola come potrebbe intervenire per aiutare i più deboli.
sono sicuro che i professori vedono in alcune classi, se non in tutte ragazzi emarginati che vengono presi di mira dai bulli della classe.
Questo secondo me è un aspetto da non sottovalutare per il buon inserimento dei bambini/ragazzi nelle classi.
Marco
Lula ha scritto:
anche a me fa paura il bullismo...vi ricordarte quell'insegnante che ha fatto scrivere non so quante volte quella frase a quell'alunno che aveva dato del gay ad un suo compagno? secondo me ha fatto bene, magari poteva usare una frase meno pesante, ma la punizione la condivido!
monica ha scritto:Bè l'insegnante è fondamentale!
io ora sono contentissima perchè mio figlio ha una maestra straordinaria, una persona davvero rara, che più volte sì è anche trattenuta dopo l'orario per chiacchierare con me, raccontarmi tante cose e darmi tanti consigli.
è quello che dico sempre, quando scegliamo asili e scuole per i nostri figli lo facciamo in base agli orari, all'ubicazione, ai costi se sono private, alla struttura.... ma la cosa più importante di tutte è solo l'insegnante, ed è l'unica cosa che scopriamo dopo. e non faccio distinzioni tra pubblico e privato, credo che la persona valida la possiamo trovare indifferentemente nei due ambienti, è questione di fortuna.
come dici tu maschera, anche io ricordo che i miei passaggi sono stati freddi, bruschi, traumatici.
tranne quello alle elementari. io addirittura non frequentavo la scuola materna, mi ero trovata malissimo, con le classiche maestre streghe, mentre invece alle elementari ho trovato un maestro (sì, un uomo) davvero buono, paziente e rassicurante, ne ho un ottimo ricordo.
anche la maestra di mio figlio ha detto che è un peccato che ci siano così pochi uomini nell'insegnamento dei bimbi più piccoli.
Verissimo, Monica: l'insegnante è fondamentale. Contano poco le mega strutture fornite di tutto se all'interno il personale è incompetente o poco motivato. Dal mio punto di osservazione noto che noi nuove leve teandiamo a proporre idee nuove, abbiamo un approccio diverso coi ragazzi, più aperto e propositivo, ma spesso le mie colleghe di vecchia guardia impediscono tutto questo. Si scatenano rappresaglie fatte di osservazioni e pettegolezzi, qualcosa di molto brutto cui si assiste ogni anno. Ragazzi, sabato anndrò a scegliere la sede scolastica per quest'anno (per il momento ho una supplenza breve)!!
Il bullismo merita un post a sè.
Lula ha scritto:hai perfettamente ragione Luana..io faccio il confronto tra l'insegnante di religione (meno giovane) e quella di italiano (più giovane)...la seconda come ti ho detto si è fermata a capire i ragazzi con le loro problematiche e carattere, la prima no..pensa che una volta ha messo in punizione luca perchè lui aveva segnato i compiti di religione su una pagina sbalgiata del diario (es i compiti erano per il 16 aprile? lui li ha scritti sulla pagina dell'8) quindi ho mandato un messaggio scritto alla maestra esprimendo la mia perplessità sulla punizione pur essendo favorevole quano realmente ci sia necessità..insomma ognuno sarà libero di segnare i compiti sul proprio diario dove gli pare? lei si risentì di questa mia lamentela e ne parlò con quella di italiano che mi diede ragione..betty boop ha scritto: Verissimo, Monica: l'insegnante è fondamentale. Contano poco le mega strutture fornite di tutto se all'interno il personale è incompetente o poco motivato. Dal mio punto di osservazione noto che noi nuove leve teandiamo a proporre idee nuove, abbiamo un approccio diverso coi ragazzi, più aperto e propositivo, ma spesso le mie colleghe di vecchia guardia impediscono tutto questo. Si scatenano rappresaglie fatte di osservazioni e pettegolezzi, qualcosa di molto brutto cui si assiste ogni anno.
monica ha scritto:ma poi non credo che sia una regola quella dell'età... per me conta molto il carattere.
l'anno scorso è andata in pensione una delle due maestre di mio figlio, io vi giuro che ho pianto tanto, sì ho pianto davvero! è una persona straordinaria, con una sensibilità, attenzione e dedizione incredibili! (ti ricordi laura, quella per cui ho organizzato il regalo e tu mi hai suggerito le parole per il biglietto!)
ora la nuova, giovane, è bravissima per carità, niente da dire, ma non è speciale come l'altra!
Lula ha scritto:
si eccome se me lo ricordo! mi avevi chiesto anche un suggerimento per il tsto .. o mi ero proposta io?
Beh, è ovvio che poi ci sono le eccezioni, per carità! Nel caso di monica la vecchia insegnante si rivelava migliore sotto diversi profili rispetto alla seconda, la nuova.
Il caso dei compiti sulla pagina di diario sbagliata è emblematico di come ci si appelli ai dettagli insignificanti per sfogare il proprio ego frustrato. Magari questa maestra non è fra le preferite dei bambini e lei aspetta la minima occasione, anche banale, per fare "pagare" agli alunni che poco la apprezzano (e avranno le loro buone ragioni, ahimé) questo aspetto. Che dire, Lula? Almeno la maestra d'italiano ti ha dato ragione!
Lula ha scritto:
mah guarda luca ha sempre avuto problemi con questa maestra ma solo perchè non si ferma un attimo a pensare che ogni bimbo potrebbe avere le sue problematiche ma si ferma solo a quello che vede..luca è un bambino che a scuola gli piace fare un pò il pagliaccio, fa battute anche carine e per questo la maestra lo sopporta poco..invece quella di italiano che ha capito che per luca è un modo di essere accettato e di stare al centro dell'attenzione, lo fa senitre importante con piccoli "compiti" che a luca gratificano..e lui si impegna tanto
Ho capito che tipo di alunno può essere il tuo Luca. Me ne sono capitati tanti come lui, credimi. Sono bambini con cui si deve usare una delicatezza in più, che come dici chiedono attenzione che non gli puoi negare. Brava la maestra ad avere trovato un metodo per farlo stare attento e motivarlo allo studio!
Lula ha scritto:si infatti Luana ad esempio quando stava alla materna lui era contento di riportare il bicchierino del caffè preso dalle maestre alle bidelle, gli piaceva fare il capo classe, quello che distruiva le matite colorate, oppure se c'era da ritagliare qualcosa....ma volevo chiederti di dare un occhiata al disegno che ha fatto, l'ho messo su "l'aiuto di un analista"
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