chemio
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chemio
EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA
Terapie avanzate e tecniche
Chemioterapia
La chemioterapia
Quando si ricorre alla chemioterapia
Tipi di protocollo
Effetti collaterali della chemioterapia
Stomatite
Mielodepressione
Fattori di crescita omopoietici
Biochimica
Omeopatia
Ipertermia
Ormonoterapia
Immunoterapia
Cellule staminali
Chirurgia
Radioterapia
Radiochirurgia stereotassica
EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA
Spesso, chi deve sottoporsi a chemioterapia è molto spaventato dai possibili effetti collaterali dovuti alla tossicità dei farmaci. Oggi, tuttavia, esistono rimedi (naturali e non) in grado di rendere più sopportabili tali effetti collaterali. L'omeopatia e la biochimica possono essere d'aiuto nel controllare tali effetti.
In genere, l'intervallo tra un ciclo di chemioterapia e l'altro viene stabilito in base al tempo di recupero dalla tossicità del tessuto o dell'organo normali più sensibili all'azione citotossica dei farmaci. Di solito, il midollo osseo risente in modo particolare degli effetti collaterali della terapia.
Gli effetti più comuni che si possono pertanto verificare riguardano la cosiddetta mielodepressione che può manifestarsi con leucopenia (abbassamento dei globuli bianchi), anemia (abbassamento dei globuli rossi) o piastrinopenia (abbassamento delle piastine); in genere tali effetti si evidenziano 8-10 giorni dopo la prima somministrazione del farmaco chemioterapico.
Normalmente, i pazienti recuperano i valori ematici ottimali senza ricorrere a particolari cure (un aiuto può venire anche dall'alimentazione e da integratori alimentari che aiutino il midollo osseo a riprendere le sue funzioni).
E' tuttavia importante, su indicazione dell'oncologo, verificare periodicamente i valori ematici tra un ciclo e l'altro e sarà l'oncologo a stabilire se ricorrere o meno all'uso dei fattori di crescita emopoietici. Ciò al fine di non essere costretti ad alterare i dosaggi dei farmaci chemioterapici e gli intervalli tra un ciclo e l'altro, col rischio di diminuire l'effetto della terapia contro il tumore.
Altri effetti collaterali, quali nausea, vomito, dissenteria e febbre, possono essere tenuti sotto controllo con i più moderni ritrovati (farmaceutici e non), sempre dietro consiglio del proprio oncologo (o omeopata).
La attuale migliore conoscenza sul complesso meccanismo dell'effetto nausea vomito, ha comportato la sintesi di nuovi farmaci capaci di inibire i recettori responsabili di questi disturbi. Va tenuto presente, comunque, che non sempre e non tutti i farmaci chemioterapici causano nausea e vomito. Va detto, inoltre, che l'associazione della chemioterapia con l'iprtermia può diminuire gli effetti tossici dei farmaci, mentre è dimostrato che ne potenzia gli effetti positivi sul tumore.
Normalmente, proprio in considerazione del tempo necessario al fisico per recuperare la propria integrità, i protocolli chemioterapici più comuni vengono effettuati lasciando un intervallo libero di due settimane tra un ciclo e l'altro il nuovo ciclo inizierà pertanto ad un intervallo di 21 giorni dal primo giorno di terapia. Per alcuni protocolli, tuttavia, l'intervallo tra un ciclo e l'altro può essere anche di 8 o 15 giorni.
Terapie avanzate e tecniche
Chemioterapia
La chemioterapia
Quando si ricorre alla chemioterapia
Tipi di protocollo
Effetti collaterali della chemioterapia
Stomatite
Mielodepressione
Fattori di crescita omopoietici
Biochimica
Omeopatia
Ipertermia
Ormonoterapia
Immunoterapia
Cellule staminali
Chirurgia
Radioterapia
Radiochirurgia stereotassica
EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA
Spesso, chi deve sottoporsi a chemioterapia è molto spaventato dai possibili effetti collaterali dovuti alla tossicità dei farmaci. Oggi, tuttavia, esistono rimedi (naturali e non) in grado di rendere più sopportabili tali effetti collaterali. L'omeopatia e la biochimica possono essere d'aiuto nel controllare tali effetti.
In genere, l'intervallo tra un ciclo di chemioterapia e l'altro viene stabilito in base al tempo di recupero dalla tossicità del tessuto o dell'organo normali più sensibili all'azione citotossica dei farmaci. Di solito, il midollo osseo risente in modo particolare degli effetti collaterali della terapia.
Gli effetti più comuni che si possono pertanto verificare riguardano la cosiddetta mielodepressione che può manifestarsi con leucopenia (abbassamento dei globuli bianchi), anemia (abbassamento dei globuli rossi) o piastrinopenia (abbassamento delle piastine); in genere tali effetti si evidenziano 8-10 giorni dopo la prima somministrazione del farmaco chemioterapico.
Normalmente, i pazienti recuperano i valori ematici ottimali senza ricorrere a particolari cure (un aiuto può venire anche dall'alimentazione e da integratori alimentari che aiutino il midollo osseo a riprendere le sue funzioni).
E' tuttavia importante, su indicazione dell'oncologo, verificare periodicamente i valori ematici tra un ciclo e l'altro e sarà l'oncologo a stabilire se ricorrere o meno all'uso dei fattori di crescita emopoietici. Ciò al fine di non essere costretti ad alterare i dosaggi dei farmaci chemioterapici e gli intervalli tra un ciclo e l'altro, col rischio di diminuire l'effetto della terapia contro il tumore.
Altri effetti collaterali, quali nausea, vomito, dissenteria e febbre, possono essere tenuti sotto controllo con i più moderni ritrovati (farmaceutici e non), sempre dietro consiglio del proprio oncologo (o omeopata).
La attuale migliore conoscenza sul complesso meccanismo dell'effetto nausea vomito, ha comportato la sintesi di nuovi farmaci capaci di inibire i recettori responsabili di questi disturbi. Va tenuto presente, comunque, che non sempre e non tutti i farmaci chemioterapici causano nausea e vomito. Va detto, inoltre, che l'associazione della chemioterapia con l'iprtermia può diminuire gli effetti tossici dei farmaci, mentre è dimostrato che ne potenzia gli effetti positivi sul tumore.
Normalmente, proprio in considerazione del tempo necessario al fisico per recuperare la propria integrità, i protocolli chemioterapici più comuni vengono effettuati lasciando un intervallo libero di due settimane tra un ciclo e l'altro il nuovo ciclo inizierà pertanto ad un intervallo di 21 giorni dal primo giorno di terapia. Per alcuni protocolli, tuttavia, l'intervallo tra un ciclo e l'altro può essere anche di 8 o 15 giorni.
marinella- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Località : massarosa lucca
Occupazione/Hobby : ciò che vorrei e ciò che posso
"Chi sei" in poche parole : La tragedia della vecchiaia non consiste nel fatto di esser vecchi, ma nel fatto di sentirsi ancora giovani. (O.Wilde)
Data d'iscrizione : 05.05.08
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