Cosmetici tossici: 600mila prodotti sequestrati
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Cosmetici tossici: 600mila prodotti sequestrati
Roma - Migliaia di confezioni di detergenti, shampoo e creme contenenti un potente allergene della pelle, vietato dall’Unione europea, sono state sequestrate in tutta Italia. Lo riferisce oggi la Guardia di finanza di Bolzano, che ha condotto l’operazione. I prodotti tossici erano commercializzati in 52 province italiane in160 punti vendita. La sostanza incriminata è il "dimethylbromoglutaronitrile" ("MDBGN"), contenuta con concentrazioni elevate in prodotti d’uso comune, come detergenti, shampoo e creme, si legge nella nota della Gdf.
Già sul mercato Fabbricati all’estero per essere destinati al largo consumo in Italia, dal gennaio 2008 questi prodotti erano distribuiti a cura di una ditta con sede a Bolzano. Analisi di laboratorio hanno rilevato una concentrazione particolarmente elevata di MDBGN in 20 tipologie di prodotti. Anche se la sostanza allergenica era menzionata nella lista dei componenti, le etichette apposte su circa 6mila unità dei prodotti sequestrati erano prive delle prescritte indicazioni in lingua italiana.
www.ilgiornale.it
Già sul mercato Fabbricati all’estero per essere destinati al largo consumo in Italia, dal gennaio 2008 questi prodotti erano distribuiti a cura di una ditta con sede a Bolzano. Analisi di laboratorio hanno rilevato una concentrazione particolarmente elevata di MDBGN in 20 tipologie di prodotti. Anche se la sostanza allergenica era menzionata nella lista dei componenti, le etichette apposte su circa 6mila unità dei prodotti sequestrati erano prive delle prescritte indicazioni in lingua italiana.
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Lula- La Fondatrice
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Numero di messaggi : 21441
30.06.68
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Occupazione/Hobby : Impiegata.Libri,cinema,sport.
"Chi sei" in poche parole : felicemente mamma....
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Re: Cosmetici tossici: 600mila prodotti sequestrati
ci dovrebbero però anche dire quali sono e chi li produce. magari ce li abbiamo già in casa tutti quanti.
conte- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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"Chi sei" in poche parole : boh!!
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Re: Cosmetici tossici: 600mila prodotti sequestrati
si infatti è la stessa considerazione che ho fatto io!
Lula- La Fondatrice
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Re: Cosmetici tossici: 600mila prodotti sequestrati
Urka!! :Smoke: una parte della parola : bromo .. so che è tossicissimo .. :Smoke:
Maggie50- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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09.05.50
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"Chi sei" in poche parole : sono una persona socievole, è la prima volta che parlo scrivendo
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Re: Cosmetici tossici: 600mila prodotti sequestrati
ho trovato questo..........
Cosmetovigilanza
Lidia Sautebin, Università Federico II di Napoli Corso di aggiornamento
PRESENZA DI POSSIBILI AGENTI SENSIBILIZZANTI NELLE SALVIETTINE UMIDIFICATE PER L’IGIENE INTIMA.
Liberata Sportiello* e Lidia Sautebin*°, *Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e °Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione, Facoltà di Farmacia, Università di Napoli Federico II.
Le salviettine umidificate per l’igiene intima, note anche come salviettine per bambini, sono comunemente utilizzate per la pulizia della zona peri-anale dei bambini, ad ogni cambio del pannolino. L’utilizzo di queste salviettine è, in realtà, in aumento anche tra gli adulti, per una migliore igiene intima personale. Tali salviettine sono solitamente composte da una parte cartacea e da polimeri (ad esempio, il polipropilene o il poliestere) imbevuti di una soluzione di acqua, glicerina o glicole propilenico; agenti tamponanti ed umidificanti; conservanti e, spesso, profumi. Inoltre, alcune contengono sostanze di origine naturale e derivati della vitamina E. In effetti le conoscenze attualmente a disposizione riguardo all’azione sulla cute di questi prodotti sono piuttosto scarse. Sono stati pubblicati solo pochi studi clinici, ma di questi quattro hanno dimostrato che sono ben tollerate dalla pelle. (1). Tuttavia, non si esclude la possibilità che i componenti, presenti in queste salviettine, possano provocare reazioni allergiche (2).
Allo scopo di identificare alcuni possibili allergeni, che possono essere contenuti nelle salviettine umidificate, è stata eseguita un’analisi dei dati di letteratura, realizzata sia utilizzando Medline sia mediante una estesa ricerca, nell’Indice delle Citazioni Scientifiche (Science Citation Index) e la successiva analisi degli articoli identificati. Tale indagine è stata poi pubblicata sulla rivista Contact Dermatitis, 2006; vol. 55: 252-254. Nella medesima indagine sono stati anche analizzati 23 tipi di salviettine per bambini, distribuiti in Italia, per verificare la presenza di eventuali allergeni già noti.
In base a quanto riportato in questa analisi, il primo caso di dermatite allergica da contatto (DAC), provocata dalle salviettine umidificate, è stato segnalato da Swinyer, nel 1980, ed è stato associato alla presenza di un profumo (3). In accordo con i dati riportati in letteratura, infatti, gli allergeni più frequenti sono i conservanti ed i profumi (4). Sebbene l’allergia causata dalla presenza di conservanti sia più frequente, l’allergia dovuta alla presenza di profumi può spesso manifestarsi dopo l’uso di salviettine umidificate, ma anche di salviettine asciutte (5-6). E’ stato, infatti, segnalato il caso di una donna, che aveva manifestato una DAC, nella zona peri-anale, dovuta ad una specifica fragranza, quale l’alcol cinnamico (4), presente in tali prodotti.
Tuttavia, come già detto, i più comuni allergeni, presenti nelle salviettine umidificate, sono i conservanti (6). In passato, l’allergene più comune era il metilisotiazolinone (o il metilcloroisotiazolinone) (MI/MCI), noto anche come Kathon CG (7-8). In Europa, in particolare negli anni ottanta, c’era un grado di sensibilizzazione molto alto al MI/MCI, a causa del suo uso diffuso nei prodotti cosmetici (9). Nel 1991 De Groot et al. hanno segnalato che di 5 pazienti con dermatite allergica nella zona peri-anale e in altre parti del corpo (tronco, gambe, viso, cuoio capelluto ed, in due casi, mani), tre erano allergici al MI/MCI. I sintomi manifestati migliorarono dopo l’interruzione dell’utilizzo delle salviettine umidificate (4).
La frequenza di sensibilizzazione al MI/MCI è diminuita gradualmente, anche in Italia, quando numerose aziende cosmetiche hanno sostituito il Kathon CG con altri conservanti (10). Nonostante ciò, ancora oggi, è ampiamente utilizzato in prodotti per la casa e per l’industria, mentre il suo uso è stato vietato nei prodotti cosmetici, salvo in determinati limiti e condizioni (0.01% è la concentrazione massima autorizzata), in base alla Direttiva 2005/42/CE della Commissione del 20 giugno 2005, recante modifica della Direttiva 76/768/CEE del Consiglio relativa ai prodotti cosmetici, al fine di adeguare al progresso tecnico i suoi allegati II, IV e VI.
Tra i sostituenti del Kathon il più utilizzato è stato l’Euxyl K400 (11). Questo sistema conservante ad ampio spettro è stato introdotto nel mercato europeo nel 1985. E’ ancora disponibile come soluzione, contenente il metildibromoglutaronitrile e il fenossietanolo. Tuttavia, anche il metildibromoglutaronitrile è una delle principali cause di DAC. Per tali motivi, con la Direttiva europea 2003/83/CE del 24 settembre 2003, che adegua al progresso tecnico gli allegati II, III e VI della Direttiva 76/768/CEE, la Commissione europea in collaborazione con il Comitato Scientifico per i Prodotti Cosmetici e i Prodotti non Alimentari (SCCNFP), ha stabilito la necessità di limitare l’impiego del metildibromoglutaronitrile ai prodotti cosmetici con risciacquo, mantenendo però la concentrazione massima dello 0.1%.
Negli ultimi anni, è aumentato l’uso di altri conservanti in numerosi cosmetici senza risciacquo (leave-on), prodotti per la cura della pelle ed altri prodotti, e sono stati segnalati altri casi di allergia da contatto alle salviettine umidificate, data la presenza, ad esempio, della formaldeide (6) e del 3-iodio-2-propinil-butilcarbammato (IPBC) (12). L’IPBC è stato utilizzato per anni come fungicida e battericida per la conservazione di legno e piante, senza determinare effetti collaterali a livello cutaneo e, per questo motivo, attualmente è frequentemente utilizzato nei prodotti cosmetici (13). Sebbene siano stati riportati pochi casi rilevanti di allergia da contatto all’IPBC, ciò non garantisce che l’uso di questa sostanza sia completamente sicuro, per cui l’uso di questo conservante dovrebbe essere valutato attentamente (14-15).
Come detto, oltre all’analisi dei dati di letteratura, nel febbraio 2006, sono state anche esaminate tutte le marche di salviettine umidificate per bambini, disponibili in Italia (23 prodotti) ed i dati ottenuti sono stati pubblicati su Contact Dermatitis. Le marche considerate sono state: Assorbello (Silc), Aveeno Baby (Johnson & Johnson), Babygella (Rottapharm), Babygoz (Nestlè), Baby Line (Speedy Clean), Chicco Infinite Dolcezze (Artsana), Conad (Conad SC), Coop (Coop Italia), Fissan Baby (Sara Lee Household & Body Care), Fresh & Clean (SCA Group), Huggies Pure (Kimberly-Clark), Ingeo (Cargill-Dow LLC), Johnson’s Baby (Johnson & Johnson), Linea Blu (Humana), Moltex (Eco Plan), Mustela Bebè (Laboratories Expanscience), Nivea Baby (Beiersdorf AG), Pampers (Procter & Gamble) e Penaten (Johnson & Johnson).
Solo un prodotto non riporta la lista completa di tutti gli ingredienti. Tra i 23 prodotti esaminati in 21 (91.3%) sono presenti ingredienti che sono riportati in letteratura come possibili allergeni (6). In tutti i prodotti sono presenti conservanti e in 19 di essi (82.6%) tali conservanti sono noti come possibili allergeni. Il Kathon CG, cioè MI/MCI, è presente solo in un prodotto (4.3%). Il metildibromoglutaronitrile non è presente in alcun prodotto, mentre il fenossietanolo è presente in 14 prodotti (60.9%). L’IPBC è presente in 4 salviettine per bambini (17.4%), tracce di formaldeide sono state trovate in 6 tipi di salviettine (26.1%), l’imidazolidinil urea è presente in 4 salviettine umidificate (17.4%), mentre la diazonidinil urea è presente solo in 2 salviettine (8.7%). I profumi sono presenti in 20 salviettine per bambini (87%), sebbene essi non siano specificati.
Alla luce di quanto osservato, le salviettine umidificate per l’igiene intima, inizialmente introdotte per i bambini e poi ampiamente utilizzate anche dagli adulti, possono essere responsabili dell’insorgenza di DAC, soprattutto nella zona peri-anale (4). Dall’analisi riportata su Contact Dermatitis, è evidente che il 91.3% delle salviettine umidificate, disponibili in Italia, contiene possibili agenti sensibilizzanti, specialmente profumi e conservanti, incluso il Kathon CG. Quindi, le salviettine umidificate per l’igiene intima dovrebbero essere soggette ad una più attenta valutazione dei rischi che il loro utilizzo comporta (16).
Referenze:
1. Odio M., Streicher-Scott J., Hansen R.C. Disposable baby wipes: efficacy and skin mildness. Dermatol Nurs. 2001; 12: 107-112, 117-118, 121.
2. Blecher P., Korting H.C. Tolerance to different toilet paper preparations: Toxicological and allergological aspects. Dermatology. 1995; 191: 299-304.
3. Swinyer L.J. Connubial contact dermatitis to perfumes. Contact Dermatitis. 1980; 6: 226.
4. De Groot A.C., Baar T.J. Terpstra H., Weyland J.W. Contact allergy to moist toilet paper. Contact Dermatitis. 1991; 24: 135-136.
5. Burry J.N. Colophony,perfumes and paper handkerchiefs. Contact Dermatitis. 1986; 15: 304-305.
6. Guin J.D., Kincannon J., Church F.L. Baby wipes dermatitis: preservative-induced hand eczema in parents and persons using moist towelettes. Am JContact Dermat. 2001; 12: 189-92.
7. Minet A., Eggers S., Willocx D. et al. Allergic contact dermatitis from Kathon CG in moist toilet paper. Contact Dermatitis. 1991; 24: 135-136.
8. Guimaraens D., Conde Salazar L., Gonzalez M.A. Allergic contact dermatitis on the hand from chloromethylisothiazolinone in moist toilet paper. Contact Dermatitis. 1996; 35: 254.
9. Wilkinson J.D., Shaw S., Andersen K.E. et al. Monitoring levels of preservative sensitivity in Europe. Contact Dermatitis. 2002; 46: 207-210.
10. Tosti A., Vincenzi C., Trevisi P., Guerra L. Euxil K 400: incidence of sensitization, patch test concentration and vehicle. Contact Dermatitis. 1995; 33: 193-195.
11. Senff H., Exner M., Görtz J., Goos M. Allergic contact dermatitis from Euxil K 400. Contact Dermatitis. 1989; 20: 381-382.
12. Schöllnast R., Kränke B., Aberer W. Anal- und Palmarekzem durch Iod-propinyl-butylcarbamat in feuchtem Toilettenpapier. Hautarzt. 2003; 54: 970-973.
13. Bryld L.E., Agner T., Rastogi Suresh C., Menne T. Iodopropynyl-butylcarbamate: a new contact allergen. Contact Dermatitis. 1997; 36: 156-158.
14. Pazzaglia M., Tosti A. Allergic contact dermatitis from 3-iodo-2-propynyl butylcarbamate in a cosmetic cream. Contact Dermatitis. 1999; 41: 290.
15. Bryld L.E., Agner T., Menne T. Allergic contact dermatitis from 3-iodo-2-propynyl butylcarbamate (IPBC)- an update. Contact Dermatitis. 2001; 44: 276-278.
16. Farage M.A., Bjerke D.L., Mahony C., Blackburn K., Gerberick G.F. Quantitative risk assessment for the induction of allergic contact dermatitis: uncertainty factors for mucosal exposures. Contact Dermatitis. 2003; 49:140-147.
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Lidia Sautebin, Università Federico II di Napoli Corso di aggiornamento
PRESENZA DI POSSIBILI AGENTI SENSIBILIZZANTI NELLE SALVIETTINE UMIDIFICATE PER L’IGIENE INTIMA.
Liberata Sportiello* e Lidia Sautebin*°, *Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e °Centro Interdipartimentale di Ricerca in Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione, Facoltà di Farmacia, Università di Napoli Federico II.
Le salviettine umidificate per l’igiene intima, note anche come salviettine per bambini, sono comunemente utilizzate per la pulizia della zona peri-anale dei bambini, ad ogni cambio del pannolino. L’utilizzo di queste salviettine è, in realtà, in aumento anche tra gli adulti, per una migliore igiene intima personale. Tali salviettine sono solitamente composte da una parte cartacea e da polimeri (ad esempio, il polipropilene o il poliestere) imbevuti di una soluzione di acqua, glicerina o glicole propilenico; agenti tamponanti ed umidificanti; conservanti e, spesso, profumi. Inoltre, alcune contengono sostanze di origine naturale e derivati della vitamina E. In effetti le conoscenze attualmente a disposizione riguardo all’azione sulla cute di questi prodotti sono piuttosto scarse. Sono stati pubblicati solo pochi studi clinici, ma di questi quattro hanno dimostrato che sono ben tollerate dalla pelle. (1). Tuttavia, non si esclude la possibilità che i componenti, presenti in queste salviettine, possano provocare reazioni allergiche (2).
Allo scopo di identificare alcuni possibili allergeni, che possono essere contenuti nelle salviettine umidificate, è stata eseguita un’analisi dei dati di letteratura, realizzata sia utilizzando Medline sia mediante una estesa ricerca, nell’Indice delle Citazioni Scientifiche (Science Citation Index) e la successiva analisi degli articoli identificati. Tale indagine è stata poi pubblicata sulla rivista Contact Dermatitis, 2006; vol. 55: 252-254. Nella medesima indagine sono stati anche analizzati 23 tipi di salviettine per bambini, distribuiti in Italia, per verificare la presenza di eventuali allergeni già noti.
In base a quanto riportato in questa analisi, il primo caso di dermatite allergica da contatto (DAC), provocata dalle salviettine umidificate, è stato segnalato da Swinyer, nel 1980, ed è stato associato alla presenza di un profumo (3). In accordo con i dati riportati in letteratura, infatti, gli allergeni più frequenti sono i conservanti ed i profumi (4). Sebbene l’allergia causata dalla presenza di conservanti sia più frequente, l’allergia dovuta alla presenza di profumi può spesso manifestarsi dopo l’uso di salviettine umidificate, ma anche di salviettine asciutte (5-6). E’ stato, infatti, segnalato il caso di una donna, che aveva manifestato una DAC, nella zona peri-anale, dovuta ad una specifica fragranza, quale l’alcol cinnamico (4), presente in tali prodotti.
Tuttavia, come già detto, i più comuni allergeni, presenti nelle salviettine umidificate, sono i conservanti (6). In passato, l’allergene più comune era il metilisotiazolinone (o il metilcloroisotiazolinone) (MI/MCI), noto anche come Kathon CG (7-8). In Europa, in particolare negli anni ottanta, c’era un grado di sensibilizzazione molto alto al MI/MCI, a causa del suo uso diffuso nei prodotti cosmetici (9). Nel 1991 De Groot et al. hanno segnalato che di 5 pazienti con dermatite allergica nella zona peri-anale e in altre parti del corpo (tronco, gambe, viso, cuoio capelluto ed, in due casi, mani), tre erano allergici al MI/MCI. I sintomi manifestati migliorarono dopo l’interruzione dell’utilizzo delle salviettine umidificate (4).
La frequenza di sensibilizzazione al MI/MCI è diminuita gradualmente, anche in Italia, quando numerose aziende cosmetiche hanno sostituito il Kathon CG con altri conservanti (10). Nonostante ciò, ancora oggi, è ampiamente utilizzato in prodotti per la casa e per l’industria, mentre il suo uso è stato vietato nei prodotti cosmetici, salvo in determinati limiti e condizioni (0.01% è la concentrazione massima autorizzata), in base alla Direttiva 2005/42/CE della Commissione del 20 giugno 2005, recante modifica della Direttiva 76/768/CEE del Consiglio relativa ai prodotti cosmetici, al fine di adeguare al progresso tecnico i suoi allegati II, IV e VI.
Tra i sostituenti del Kathon il più utilizzato è stato l’Euxyl K400 (11). Questo sistema conservante ad ampio spettro è stato introdotto nel mercato europeo nel 1985. E’ ancora disponibile come soluzione, contenente il metildibromoglutaronitrile e il fenossietanolo. Tuttavia, anche il metildibromoglutaronitrile è una delle principali cause di DAC. Per tali motivi, con la Direttiva europea 2003/83/CE del 24 settembre 2003, che adegua al progresso tecnico gli allegati II, III e VI della Direttiva 76/768/CEE, la Commissione europea in collaborazione con il Comitato Scientifico per i Prodotti Cosmetici e i Prodotti non Alimentari (SCCNFP), ha stabilito la necessità di limitare l’impiego del metildibromoglutaronitrile ai prodotti cosmetici con risciacquo, mantenendo però la concentrazione massima dello 0.1%.
Negli ultimi anni, è aumentato l’uso di altri conservanti in numerosi cosmetici senza risciacquo (leave-on), prodotti per la cura della pelle ed altri prodotti, e sono stati segnalati altri casi di allergia da contatto alle salviettine umidificate, data la presenza, ad esempio, della formaldeide (6) e del 3-iodio-2-propinil-butilcarbammato (IPBC) (12). L’IPBC è stato utilizzato per anni come fungicida e battericida per la conservazione di legno e piante, senza determinare effetti collaterali a livello cutaneo e, per questo motivo, attualmente è frequentemente utilizzato nei prodotti cosmetici (13). Sebbene siano stati riportati pochi casi rilevanti di allergia da contatto all’IPBC, ciò non garantisce che l’uso di questa sostanza sia completamente sicuro, per cui l’uso di questo conservante dovrebbe essere valutato attentamente (14-15).
Come detto, oltre all’analisi dei dati di letteratura, nel febbraio 2006, sono state anche esaminate tutte le marche di salviettine umidificate per bambini, disponibili in Italia (23 prodotti) ed i dati ottenuti sono stati pubblicati su Contact Dermatitis. Le marche considerate sono state: Assorbello (Silc), Aveeno Baby (Johnson & Johnson), Babygella (Rottapharm), Babygoz (Nestlè), Baby Line (Speedy Clean), Chicco Infinite Dolcezze (Artsana), Conad (Conad SC), Coop (Coop Italia), Fissan Baby (Sara Lee Household & Body Care), Fresh & Clean (SCA Group), Huggies Pure (Kimberly-Clark), Ingeo (Cargill-Dow LLC), Johnson’s Baby (Johnson & Johnson), Linea Blu (Humana), Moltex (Eco Plan), Mustela Bebè (Laboratories Expanscience), Nivea Baby (Beiersdorf AG), Pampers (Procter & Gamble) e Penaten (Johnson & Johnson).
Solo un prodotto non riporta la lista completa di tutti gli ingredienti. Tra i 23 prodotti esaminati in 21 (91.3%) sono presenti ingredienti che sono riportati in letteratura come possibili allergeni (6). In tutti i prodotti sono presenti conservanti e in 19 di essi (82.6%) tali conservanti sono noti come possibili allergeni. Il Kathon CG, cioè MI/MCI, è presente solo in un prodotto (4.3%). Il metildibromoglutaronitrile non è presente in alcun prodotto, mentre il fenossietanolo è presente in 14 prodotti (60.9%). L’IPBC è presente in 4 salviettine per bambini (17.4%), tracce di formaldeide sono state trovate in 6 tipi di salviettine (26.1%), l’imidazolidinil urea è presente in 4 salviettine umidificate (17.4%), mentre la diazonidinil urea è presente solo in 2 salviettine (8.7%). I profumi sono presenti in 20 salviettine per bambini (87%), sebbene essi non siano specificati.
Alla luce di quanto osservato, le salviettine umidificate per l’igiene intima, inizialmente introdotte per i bambini e poi ampiamente utilizzate anche dagli adulti, possono essere responsabili dell’insorgenza di DAC, soprattutto nella zona peri-anale (4). Dall’analisi riportata su Contact Dermatitis, è evidente che il 91.3% delle salviettine umidificate, disponibili in Italia, contiene possibili agenti sensibilizzanti, specialmente profumi e conservanti, incluso il Kathon CG. Quindi, le salviettine umidificate per l’igiene intima dovrebbero essere soggette ad una più attenta valutazione dei rischi che il loro utilizzo comporta (16).
Referenze:
1. Odio M., Streicher-Scott J., Hansen R.C. Disposable baby wipes: efficacy and skin mildness. Dermatol Nurs. 2001; 12: 107-112, 117-118, 121.
2. Blecher P., Korting H.C. Tolerance to different toilet paper preparations: Toxicological and allergological aspects. Dermatology. 1995; 191: 299-304.
3. Swinyer L.J. Connubial contact dermatitis to perfumes. Contact Dermatitis. 1980; 6: 226.
4. De Groot A.C., Baar T.J. Terpstra H., Weyland J.W. Contact allergy to moist toilet paper. Contact Dermatitis. 1991; 24: 135-136.
5. Burry J.N. Colophony,perfumes and paper handkerchiefs. Contact Dermatitis. 1986; 15: 304-305.
6. Guin J.D., Kincannon J., Church F.L. Baby wipes dermatitis: preservative-induced hand eczema in parents and persons using moist towelettes. Am JContact Dermat. 2001; 12: 189-92.
7. Minet A., Eggers S., Willocx D. et al. Allergic contact dermatitis from Kathon CG in moist toilet paper. Contact Dermatitis. 1991; 24: 135-136.
8. Guimaraens D., Conde Salazar L., Gonzalez M.A. Allergic contact dermatitis on the hand from chloromethylisothiazolinone in moist toilet paper. Contact Dermatitis. 1996; 35: 254.
9. Wilkinson J.D., Shaw S., Andersen K.E. et al. Monitoring levels of preservative sensitivity in Europe. Contact Dermatitis. 2002; 46: 207-210.
10. Tosti A., Vincenzi C., Trevisi P., Guerra L. Euxil K 400: incidence of sensitization, patch test concentration and vehicle. Contact Dermatitis. 1995; 33: 193-195.
11. Senff H., Exner M., Görtz J., Goos M. Allergic contact dermatitis from Euxil K 400. Contact Dermatitis. 1989; 20: 381-382.
12. Schöllnast R., Kränke B., Aberer W. Anal- und Palmarekzem durch Iod-propinyl-butylcarbamat in feuchtem Toilettenpapier. Hautarzt. 2003; 54: 970-973.
13. Bryld L.E., Agner T., Rastogi Suresh C., Menne T. Iodopropynyl-butylcarbamate: a new contact allergen. Contact Dermatitis. 1997; 36: 156-158.
14. Pazzaglia M., Tosti A. Allergic contact dermatitis from 3-iodo-2-propynyl butylcarbamate in a cosmetic cream. Contact Dermatitis. 1999; 41: 290.
15. Bryld L.E., Agner T., Menne T. Allergic contact dermatitis from 3-iodo-2-propynyl butylcarbamate (IPBC)- an update. Contact Dermatitis. 2001; 44: 276-278.
16. Farage M.A., Bjerke D.L., Mahony C., Blackburn K., Gerberick G.F. Quantitative risk assessment for the induction of allergic contact dermatitis: uncertainty factors for mucosal exposures. Contact Dermatitis. 2003; 49:140-147.
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