variante AIDS
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variante AIDS
Molto vicino geneticamente a virus dei gorilla Sivgor
PARIGI
Un’equipe di virologi francesi ha identificato una nuova variante del virus Hiv di tipo 1 (responsabile della maggior parte dei casi di Aids) e geneticamente molto vicino al Sivgor scoperto recentemente nei gorilla.
Attualmente esistono infatti due tipi di virus Hiv: l’1, di gran lunga più frequente, e il 2, piuttosto raro; il primo tipo si suddivide poi in tre sottogruppi battezzati M - il principale, all’origine della pandemia - O ed N, quest’ultimo forse derivato anch’esso dal Sivgor.
La nuova variante - battezzata P - è stata rilevata in un paziente del Camerun; i gruppi O ed N sono responsabili di circa l’1% dei casi di Aids e il nuovo ceppo potrebbe avere una virulenza simile.
Una donna di 62 anni è risultata positiva a un nuovo ceppo di virus Hiv, che si pensa sia originariamente passato dai gorilla all’uomo.
La paziente di 62 anni è stata ricoverata a Parigi, ma ha vissuto fino a oggi in Camerun, a Yaounde, la sua terra d’origine. La donna è risultata positiva al nuovo ceppo di virus Hiv, che si pensa sia originariamente passato dai gorilla all’uomo.
A riportare la descrizione del nuovo caso sono gli scienziati dell’università di Rouen e di Manchester (Gb) sulla rivista “Nature Medicine”, secondo cui il nuovo tipo di Hiv «è più simile a quello portato dai gorilla che dagli scimpanzé. È quasi certo che altre persone siano portatrici del virus, dato che dalle analisi è emerso che il ceppo si è ben adattato all’organismo umano». La donna non ha inoltre mai avuto contatti con gorilla, dunque è stata infettata da un essere umano. «Questa scoperta - sottolineano gli esperti - evidenzia la necessità di un monitoraggio continuo delle varianti di Hiv
PARIGI
Un’equipe di virologi francesi ha identificato una nuova variante del virus Hiv di tipo 1 (responsabile della maggior parte dei casi di Aids) e geneticamente molto vicino al Sivgor scoperto recentemente nei gorilla.
Attualmente esistono infatti due tipi di virus Hiv: l’1, di gran lunga più frequente, e il 2, piuttosto raro; il primo tipo si suddivide poi in tre sottogruppi battezzati M - il principale, all’origine della pandemia - O ed N, quest’ultimo forse derivato anch’esso dal Sivgor.
La nuova variante - battezzata P - è stata rilevata in un paziente del Camerun; i gruppi O ed N sono responsabili di circa l’1% dei casi di Aids e il nuovo ceppo potrebbe avere una virulenza simile.
Una donna di 62 anni è risultata positiva a un nuovo ceppo di virus Hiv, che si pensa sia originariamente passato dai gorilla all’uomo.
La paziente di 62 anni è stata ricoverata a Parigi, ma ha vissuto fino a oggi in Camerun, a Yaounde, la sua terra d’origine. La donna è risultata positiva al nuovo ceppo di virus Hiv, che si pensa sia originariamente passato dai gorilla all’uomo.
A riportare la descrizione del nuovo caso sono gli scienziati dell’università di Rouen e di Manchester (Gb) sulla rivista “Nature Medicine”, secondo cui il nuovo tipo di Hiv «è più simile a quello portato dai gorilla che dagli scimpanzé. È quasi certo che altre persone siano portatrici del virus, dato che dalle analisi è emerso che il ceppo si è ben adattato all’organismo umano». La donna non ha inoltre mai avuto contatti con gorilla, dunque è stata infettata da un essere umano. «Questa scoperta - sottolineano gli esperti - evidenzia la necessità di un monitoraggio continuo delle varianti di Hiv
marinella- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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"Chi sei" in poche parole : La tragedia della vecchiaia non consiste nel fatto di esser vecchi, ma nel fatto di sentirsi ancora giovani. (O.Wilde)
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