test: Che sogno hai dimenticato nel cassetto?

http://www.riza.it/polls/defaultPolls.asp?PollID=87&ln=3

Prevalenza di risposta B:
Iperattivo, fermati e capirai il tuo dolore
A vederti, tutto potrebbe dirsi tranne che sei depresso. Dinamico, sempre in movimento, impegnato su più fronti, sembri instancabile. Nel tuo stile di vita però c’è qualcosa che non convince: tanto movimento sembra essere più dettato dall’irrequietezza che dal genuino desiderio di agire. Non tutto ciò che fai ti dà piacere, eppure non riesci a farne a meno. Pur di non stare con le mani in mano preferisci lavorare. C’è un che di compulsivo, di forzato e una grande difficoltà: fermarsi. Quando ti capita di oziare stai male, ti senti smanioso, ti afflosci. Emerge allora una vena depressiva che ti fa molta paura e che cerchi di tenere a bada scappando. La tua salvezza è fermarti ed entrare in contatto con la tristezza e il dolore. Altrimenti vivrai sempre in superficie, di corsa per allontanarti da te stesso e dalla tua profondità.

Mi fa paura questo tizio che ha creato questi test....

Anch'io come te, Laura, e mi lascia un po' perplessa il fatto che siamo sempre di corsa per non fermarci ad affrontare il nostro dolore....boh, io sono sempre "irrequieta" come dice qui perche' ho un milione di cose da fare

però è vero almeno per me che anche se non ho da fare nulla non riesco a star ferma...mi mette ansia star ferma, mi sembra di annoiarmi, qualcosa devo fare...a meno che non mi prende a guardare la tv allora ci starei anche tutto il pomeriggio...

anch'io come voi. Quando dice che dobbiamo fermarci e riflettere sul nostro dolore può essere positivo ma se questo comporta, per un depresso, aumentare il proprio disagio, forse l'iperattività è da vedere più come cura che come una fuga

mah no elena forse perchè se non lo vivi, non lo superi. Nel senso che fuggire non risolve il problema. Visto in questo senso dovremmo vivere il dolore, e superarlo

il discorso fila. sai cosa Laura? a priori credo dipenda dalle capacità reattive di ognuno di noi.
Esempio. Io quando ho avuto il crollo psicologico due anni fa ho deciso di andare da uno psicologo perchè mi aiutasse. Due sedute e ho deciso che avrei continuato da sola. E ci sono riuscita. Non sono la donna più felice di questo pianeta ma ho re-imparato a guardare il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.
Chi, ad esempio, è affetto da patologie compulsive o maniaco depressive, rimuginare e non agire credo che aiuti solo a peggiorare la situazione.
Va bene riflettere, accettare il dolore e farlo nostro, ma a condizione che questo sia un aspetto momentaneo. Se non si ha la forza di uscire si rischia di cadere, di crogiolarsi e godere del proprio dolore.
Vedo, ad esempio, la moglie di Gianni. E' una donna che è in terapia da più di dieci anni e non ha trovato un briciolo di amor proprio. Non parlo per gli altri, ma per se stessa.

Come voi:
Prevalenza di risposta B:
Iperattivo, fermati e capirai il tuo dolore
A vederti, tutto potrebbe dirsi tranne che sei depresso. Dinamico, sempre in movimento, impegnato su più fronti, sembri instancabile. Nel tuo stile di vita però c’è qualcosa che non convince: tanto movimento sembra essere più dettato dall’irrequietezza che dal genuino desiderio di agire. Non tutto ciò che fai ti dà piacere, eppure non riesci a farne a meno. Pur di non stare con le mani in mano preferisci lavorare. C’è un che di compulsivo, di forzato e una grande difficoltà: fermarsi. Quando ti capita di oziare stai male, ti senti smanioso, ti afflosci. Emerge allora una vena depressiva che ti fa molta paura e che cerchi di tenere a bada scappando. La tua salvezza è fermarti ed entrare in contatto con la tristezza e il dolore. Altrimenti vivrai sempre in superficie, di corsa per allontanarti da te stesso e dalla tua profondità.


...però io non sono iperattiva, anzi, in questo periodo sono stra-moscia!

Che sogno hai dimenticato nel cassetto?
Prevalenza di risposta B:
Iperattivo, fermati e capirai il tuo dolore
A vederti, tutto potrebbe dirsi tranne che sei depresso. Dinamico, sempre in movimento, impegnato su più fronti, sembri instancabile. Nel tuo stile di vita però c’è qualcosa che non convince: tanto movimento sembra essere più dettato dall’irrequietezza che dal genuino desiderio di agire. Non tutto ciò che fai ti dà piacere, eppure non riesci a farne a meno. Pur di non stare con le mani in mano preferisci lavorare. C’è un che di compulsivo, di forzato e una grande difficoltà: fermarsi. Quando ti capita di oziare stai male, ti senti smanioso, ti afflosci. Emerge allora una vena depressiva che ti fa molta paura e che cerchi di tenere a bada scappando. La tua salvezza è fermarti ed entrare in contatto con la tristezza e il dolore. Altrimenti vivrai sempre in superficie, di corsa per allontanarti da te stesso e dalla tua profondità.

tutte uguali????? :sniff:

Prevalenza di risposta D:
Allarme finito, se convivi con l’ansia
Non è la tristezza, né l’abbattimento ciò che ti fa star male ma uno stato penoso di continuo allarme e di preoccupazione. La sensazione che qualcosa di brutto potrebbe accaderti. La perdita delle persone care, disastri, malattie, rovesci finanziari sono spesso le preoccupazioni che ti tengono sulla corda e risucchiano ogni energia, impedendoti di godere la vita. Così anche di fronte alla più piccola cosa da affrontare, dubiti delle tue capacità, ti senti inadeguato. Eccessivamente sensibile e vulnerabile ti lasci ferire da un nonnulla, come se avessi uno strato pelle in meno che ti rende ipersensibile a ogni stimolo.
È probabile che questo stato derivi da un evento che ha avuto su di te un notevole impatto emotivo, ma che non è stato accettato nel profondo. La depressione vuole aiutarti a prenderne consapevolezza e ad affrontarlo per superarlo.

anche tu Giglilemo depresso che non accetta di esser depresso..siamo tutti dpressi su questo forum???? :suicidati:

Lula ha scritto:anche tu Giglilemo depresso che non accetta di esser depresso..siamo tutti dpressi su questo forum???? :suicidati:

Mah! Questo test mi sembra poco attendibile..... :shock: