Donne che amano troppo
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Donne che amano troppo
Articoletto tratto da Focus. Ci ho un po' riflettuto perchè sono preoccupata per una mia amica...
Amare troppo significa essere ossessionate da un uomo e chiamare questa ossessione amore, permettendole di condizionare le vostre emozioni e gran parte del vostro comportamento. Significa anche misurare il grado del vostro amore dalla profondità del vostro tormento...
Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per poter costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto"per noi.
Che ne pensate? Vi è mai capitato di vivere "in funzione" di un'altra persona?
Amare troppo significa essere ossessionate da un uomo e chiamare questa ossessione amore, permettendole di condizionare le vostre emozioni e gran parte del vostro comportamento. Significa anche misurare il grado del vostro amore dalla profondità del vostro tormento...
Amare in modo sano è imparare ad accettare e amare prima di tutto se stesse, per poter costruire un rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto"per noi.
Che ne pensate? Vi è mai capitato di vivere "in funzione" di un'altra persona?
gramigna- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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14.01.77
Età : 47
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"Chi sei" in poche parole : sono una mamma affettuosa, una donna complicata
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Re: Donne che amano troppo
per fortuna che la genetica sta facendo passi da supergiganti, così finalmente potrete ordinare l'uomo "giusto" per voi su catalogo a vostro piacimento
conte- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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"Chi sei" in poche parole : boh!!
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Re: Donne che amano troppo
purtroppo si manu. mi successe con il mio ex. forse perchè ero alla prima esperienza importante, forse perchè uscivo da una situazione familiare terribile, forse forse forse... fatto è che con il tempo divenni ossessiva con Walter. Entrambi eravamo liberi (lui era separato legalmente anche se viveva x motivi economici in casa ma quattro mesi dopo che ci mettemmo insieme se ne andò a vivere per i fatti suoi) e quindi per me era naturale non avere segreti con lui e pensavo dovesse essere lo stesso anche per lui.
Quando andò a vivere da solo io pensai fosse naturale che venisse da me o comunque insieme e invece lui su questo fu categorico.
fin dall'inizio fu un rapporto travagliato ma io ero talmente presa da lui che non me ne rendevo conto.
Nel tempo lasciai addirittura il mio posto di lavoro che avevo da tanti anni perchè l'idea di gestire il bar di mio padre me la inculcò lui, promettendomi che mi avrebbe aiutata. Cosa che ovviamente non fece.
Poi iniziò per lui una crisi legata a una presunta malattia della madre (ovvio che non era vero) e poi si mise in testa di trasferirsi in Canada.
E io, ossessionata, ero già pronta con la valigia. Avevamo già programmato tutto.
Io non mi rendevo conto che lui era alcolizzato. Sapevo che ogni tanto si ubriacava ma lo giustificavo sempre.
Ridussi all'osso i turni in associazione (anche per motivi di lavoro) e i miei amici cominciarono a prendere il largo.
Io cercavo e volevo solo Walter.
Con i miei non c'era dialogo e io vedevo solo il loro rancore nei nostri confronti.
Ricordo cene preparate per lui e lasciate fuori dalla sua porta con biglietti d'amore.
Ricordo che chiudevo il bar per andare a vedere se stava bene, se aveva bisogno di qualcosa quando mi chiamava e non lo "sentivo" a posto.
Cominciai a non fidarmi di quello che mi diceva e cominciai a controllare i suoi rientri alla sera.
Una sera ebbe un incidente. Non so cosa mi prese. Non ero tranquilla. Andai a cercarlo in un bar di un paese vicino e la strada che attraversava il bosco oltre ad essere brutta era poco illuminata. Vidi la sua auto contro un albero e mi prese un colpo. Al telefono non rispondeva. Pensai al peggio. Passai la notte a cercarlo negli ospedali. Ero disperata. Svegliai alle cinque della mattina un nostro amico e lui (se ci penso ora ammazzerei anche lui!) mi disse che era a casa. Che era ubriaco ma che non si era fatto niente. E a casa sua ero andata diverse volte a suonare e a bussare!
Quando finalmente mi aprì la porta ero talmente spaventata che gli diedi uno schiaffo terrificante. Per alcuni giorni gli lasciai il segno delle dita sul viso.
Ma anche quella volta passò tutto.
Un'altra sera mi prese un attacco di panico. Lo cercai e lui non c'era. Come sempre. Mi ritrovai a camminare nel bosco alle due di notte senza sapere dove stavo andando. Mi feci 6 km a piedi e quando tornai verso casa sua l'unica cosa che fece fu darmi uno schiaffetto e chiamare la guardia medica.
Ma anche quella volta passò tutto.
Non mi rendevo conto che lui aveva una vita parallela. Che aveva un'altra donna. Quella con cui vive ora.
Mi sono annullata per lui. Ho rischiato tanto in nome di niente. Perchè lui non mi dava assolutamente niente. Ma io ero convinta di essere innamorata.
Quando mi lasciò ci misi due anni a farmene una ragione. E se sono riuscita ad uscirne (ero drogata se si può usare un termine di paragone un pò forte) devo ringraziare due grandi amici e Gianni, l'unico che senza tante moine mi prese una sera per un braccio e mi disse tante cose cattive su Walter. Ad ogni giustificazione che gli trovavo lui mi scuoteva fino a quando non ho avuto una crisi di pianto. Piansi fino a star male. Facevo fatica a respirare. E Gianni mi abbracciava e continuava a dirmi che dopo mi sarei sentita meglio.
E allora era solo un amico. Ma nel suo abbraccio sentivo che aveva tanta rabbia per quell'uomo che mi aveva fatto soffrire, che mi aveva illusa. E da allora Walter è diventato un nome tabù tra di noi. Quelle rare volte che ne parliamo lo definisco "il pirla". E se sbaglio e lo chiamo Walter, Gianni rettifica con "il bastardo". Per tanti mesi ha avuto paura che io potessi tornare sui mie passi ma con lui ho imparato cos'è un amore sano, dare e avere e soprattutto rispettarsi e cercare di essre sempre sinceri l'uno con l'altra.
Questa esperienza mi ha portata ad essere, oggi, molto selettiva. Non tollero le prese in giro, non tollero le ipocrisie, preferisco una brutta verità a una placida bugia.
Pensarci oggi mi fa ancora male ma so che in fondo è stata una lezione che non dimenticherò mai.
Quando andò a vivere da solo io pensai fosse naturale che venisse da me o comunque insieme e invece lui su questo fu categorico.
fin dall'inizio fu un rapporto travagliato ma io ero talmente presa da lui che non me ne rendevo conto.
Nel tempo lasciai addirittura il mio posto di lavoro che avevo da tanti anni perchè l'idea di gestire il bar di mio padre me la inculcò lui, promettendomi che mi avrebbe aiutata. Cosa che ovviamente non fece.
Poi iniziò per lui una crisi legata a una presunta malattia della madre (ovvio che non era vero) e poi si mise in testa di trasferirsi in Canada.
E io, ossessionata, ero già pronta con la valigia. Avevamo già programmato tutto.
Io non mi rendevo conto che lui era alcolizzato. Sapevo che ogni tanto si ubriacava ma lo giustificavo sempre.
Ridussi all'osso i turni in associazione (anche per motivi di lavoro) e i miei amici cominciarono a prendere il largo.
Io cercavo e volevo solo Walter.
Con i miei non c'era dialogo e io vedevo solo il loro rancore nei nostri confronti.
Ricordo cene preparate per lui e lasciate fuori dalla sua porta con biglietti d'amore.
Ricordo che chiudevo il bar per andare a vedere se stava bene, se aveva bisogno di qualcosa quando mi chiamava e non lo "sentivo" a posto.
Cominciai a non fidarmi di quello che mi diceva e cominciai a controllare i suoi rientri alla sera.
Una sera ebbe un incidente. Non so cosa mi prese. Non ero tranquilla. Andai a cercarlo in un bar di un paese vicino e la strada che attraversava il bosco oltre ad essere brutta era poco illuminata. Vidi la sua auto contro un albero e mi prese un colpo. Al telefono non rispondeva. Pensai al peggio. Passai la notte a cercarlo negli ospedali. Ero disperata. Svegliai alle cinque della mattina un nostro amico e lui (se ci penso ora ammazzerei anche lui!) mi disse che era a casa. Che era ubriaco ma che non si era fatto niente. E a casa sua ero andata diverse volte a suonare e a bussare!
Quando finalmente mi aprì la porta ero talmente spaventata che gli diedi uno schiaffo terrificante. Per alcuni giorni gli lasciai il segno delle dita sul viso.
Ma anche quella volta passò tutto.
Un'altra sera mi prese un attacco di panico. Lo cercai e lui non c'era. Come sempre. Mi ritrovai a camminare nel bosco alle due di notte senza sapere dove stavo andando. Mi feci 6 km a piedi e quando tornai verso casa sua l'unica cosa che fece fu darmi uno schiaffetto e chiamare la guardia medica.
Ma anche quella volta passò tutto.
Non mi rendevo conto che lui aveva una vita parallela. Che aveva un'altra donna. Quella con cui vive ora.
Mi sono annullata per lui. Ho rischiato tanto in nome di niente. Perchè lui non mi dava assolutamente niente. Ma io ero convinta di essere innamorata.
Quando mi lasciò ci misi due anni a farmene una ragione. E se sono riuscita ad uscirne (ero drogata se si può usare un termine di paragone un pò forte) devo ringraziare due grandi amici e Gianni, l'unico che senza tante moine mi prese una sera per un braccio e mi disse tante cose cattive su Walter. Ad ogni giustificazione che gli trovavo lui mi scuoteva fino a quando non ho avuto una crisi di pianto. Piansi fino a star male. Facevo fatica a respirare. E Gianni mi abbracciava e continuava a dirmi che dopo mi sarei sentita meglio.
E allora era solo un amico. Ma nel suo abbraccio sentivo che aveva tanta rabbia per quell'uomo che mi aveva fatto soffrire, che mi aveva illusa. E da allora Walter è diventato un nome tabù tra di noi. Quelle rare volte che ne parliamo lo definisco "il pirla". E se sbaglio e lo chiamo Walter, Gianni rettifica con "il bastardo". Per tanti mesi ha avuto paura che io potessi tornare sui mie passi ma con lui ho imparato cos'è un amore sano, dare e avere e soprattutto rispettarsi e cercare di essre sempre sinceri l'uno con l'altra.
Questa esperienza mi ha portata ad essere, oggi, molto selettiva. Non tollero le prese in giro, non tollero le ipocrisie, preferisco una brutta verità a una placida bugia.
Pensarci oggi mi fa ancora male ma so che in fondo è stata una lezione che non dimenticherò mai.
ninfa- Admin
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Re: Donne che amano troppo
L'importante è imparare la lezione, come dici tu Elena. E' una fortuna che tu abbia avuto persone vicine che ti hanno aiutato, ma il merito soprattutto va alla tua voglia e forza per reagire e lasciare indietro il passato.
Purtroppo vedo tante donne che si fissano su un uomo e la loro vita passa completamente in secondo piano, solo lui diventa il centro del mondo. Quello che mi fa rabbia è che poi dicono che solo quello è il vero amore, perchè solo per lui hanno sofferto e sono rimaste innamorate anche se le trattava male.
Ne parlavo qualche giorno con la mia collega e lei conosce anche uomini così, cioè l'inverso (uomini che amano troppo...incredibile ma vero! )
Ma perchè chiamano amore una fissazione??? non so, sono scema ma mi fa rabbia! (è un periodo che mi fa rabbia dubbio, ma che me frega a me...va beh! :sniff: )
Purtroppo vedo tante donne che si fissano su un uomo e la loro vita passa completamente in secondo piano, solo lui diventa il centro del mondo. Quello che mi fa rabbia è che poi dicono che solo quello è il vero amore, perchè solo per lui hanno sofferto e sono rimaste innamorate anche se le trattava male.
Ne parlavo qualche giorno con la mia collega e lei conosce anche uomini così, cioè l'inverso (uomini che amano troppo...incredibile ma vero! )
Ma perchè chiamano amore una fissazione??? non so, sono scema ma mi fa rabbia! (è un periodo che mi fa rabbia dubbio, ma che me frega a me...va beh! :sniff: )
gramigna- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Donne che amano troppo
sai ultimamente sto guardando la trasmissione su rai tre "amore criminale" e tante volte mi domando come facciano tante donne ad accettare botte su botte in nome di amori malsani. è vero che in ogni situazione ci sono diecimila risvolti che solo gli interessati conoscono, ma dov'è l'amore per sè stessi?
ninfa- Admin
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17.09.67
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Re: Donne che amano troppo
Mai,mai più...
i ricordi fanno male,troppo per riviverli .
Ho 58 anni , e non vivo di sogni,non è più tempo !
Trascinata in ginocchio per anni,innammorata,
no,non era amore,era solo un ameba che succhiava la mia vita .
Non voglio scriverne,non voglio parlarne,ma si ,che ci sono donne che in nome dell'amore vengono calpestate.
mai,mai più !!!
i ricordi fanno male,troppo per riviverli .
Ho 58 anni , e non vivo di sogni,non è più tempo !
Trascinata in ginocchio per anni,innammorata,
no,non era amore,era solo un ameba che succhiava la mia vita .
Non voglio scriverne,non voglio parlarne,ma si ,che ci sono donne che in nome dell'amore vengono calpestate.
mai,mai più !!!
marinella- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Donne che amano troppo
manu, io sono d'accordo con la tua collega, secondo me questa ossessione d'amore non è solo una cosa che vale per le donne ma per tutti: donne, uomini e gay!!
Secondo me se ne guarisce solo se ci si innamora allo stesso modo ossessivo di un'altra persona.....in altre parole passi dalla padella alla brace.
Secondo me se ne guarisce solo se ci si innamora allo stesso modo ossessivo di un'altra persona.....in altre parole passi dalla padella alla brace.
conte- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Donne che amano troppo
Si, certo, anch'io sono d'accordo che valga sia per uomini che per donne. Tanti purtroppo restano attaccati alla classica str...a che li ha fatti soffrire e non si innamorano più.
Mi fa rabbia se sono convinti che solo quello era vero amore, perchè non è così, quella era una fissazione, il vero amore è fonte di gioia non di dolore.
Non penso che più si soffre più l'amore sia grande!
Mi fa rabbia se sono convinti che solo quello era vero amore, perchè non è così, quella era una fissazione, il vero amore è fonte di gioia non di dolore.
Non penso che più si soffre più l'amore sia grande!
gramigna- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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14.01.77
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"Chi sei" in poche parole : sono una mamma affettuosa, una donna complicata
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Re: Donne che amano troppo
gramigna ha scritto:Si, certo, anch'io sono d'accordo che valga sia per uomini che per donne. Tanti purtroppo restano attaccati alla classica str...a che li ha fatti soffrire e non si innamorano più.
Mi fa rabbia se sono convinti che solo quello era vero amore, perchè non è così, quella era una fissazione, il vero amore è fonte di gioia non di dolore.
Non penso che più si soffre più l'amore sia grande!
Forse non ti ricordi più cosa significa essere lasciati.......
guglielmo- Garu
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Località : Pisa
Occupazione/Hobby : impiegato/pallavolo
"Chi sei" in poche parole : io sono come sono
Data d'iscrizione : 08.01.08
Re: Donne che amano troppo
Ma io sto parlando di dipendenze amorose, quando uno è innamorato di una persona che non ha rispetto per lei e la tratta solo male, eppure ci si incaponisce lo stesso. Si parla di persone che perdono completamente l'amore per se stessi e si fanno trattare come zerbini e poi dopo che sono stati lasciati dicono "ah, ma io ho amato solo lui /lei perchè è l'unico per cui ho sofferto tanto". Ma che discorsi sono?
Come se una donna che veniva picchiata dicesse "ho amato solo lui, per questo ci rimanevo insieme nonostante tutto". Per me quello non è amore, è una dipendenza peggio della droga.
Poi, ovvio, per tutti gli altri amori le cose cambiano. E ricordati che si può soffrire anche se non si viene lasciati.
Come se una donna che veniva picchiata dicesse "ho amato solo lui, per questo ci rimanevo insieme nonostante tutto". Per me quello non è amore, è una dipendenza peggio della droga.
Poi, ovvio, per tutti gli altri amori le cose cambiano. E ricordati che si può soffrire anche se non si viene lasciati.
gramigna- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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14.01.77
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"Chi sei" in poche parole : sono una mamma affettuosa, una donna complicata
Data d'iscrizione : 09.01.08
Re: Donne che amano troppo
Per quanto riguarda questa parte del discorso sono completamente d'accordo.gramigna ha scritto:Ma io sto parlando di dipendenze amorose, quando uno è innamorato di una persona che non ha rispetto per lei e la tratta solo male, eppure ci si incaponisce lo stesso. Si parla di persone che perdono completamente l'amore per se stessi e si fanno trattare come zerbini e poi dopo che sono stati lasciati dicono "ah, ma io ho amato solo lui /lei perchè è l'unico per cui ho sofferto tanto". Ma che discorsi sono?
Come se una donna che veniva picchiata dicesse "ho amato solo lui, per questo ci rimanevo insieme nonostante tutto". Per me quello non è amore, è una dipendenza peggio della droga.
Amare qualcuno perchè per lui hai sofferto tanto non sta ne cielo ne in terra.
Ma più che una droga secondo me si parla di persone che non hanno rispetto di se stessi.
E' vero si può soffrire anche se non si viene lasciati ma almeno questi hanno avuto la possibilità di scegliere mentre chi viene lasciato no.gramigna ha scritto:Poi, ovvio, per tutti gli altri amori le cose cambiano. E ricordati che si può soffrire anche se non si viene lasciati
guglielmo- Garu
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