Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
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Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
di Roberto Minelli
Il numero telefonico 118 è il sistema più veloce per collegare i cittadini con il servizio pubblico di pronto intervento sanitario. Il servizio di emergenza medica è attivo 24 ore su 24 ed è coordinato, in ogni singola sede, da un medico rianimatore. Tutte le sedi sono interconnesse in rete e sono collegate con gli altri servizi di emergenza, forze dell'ordine, vigili del fuoco, ambulanze e ospedali. In attesa del numero unico nazionale per qualunque tipo di emergenza, analogo al 911 statunitense, il 118 è il meglio che si possa avere
In caso di necessità, è possibile insegnare a utilizzare il servizio di pronto intervento sanitario anche ad un bambino piccolo. Basta utilizzare alcune strategie. Innanzitutto è bene non chiamarlo 118 ma dire i numeri staccati 1-1-8 perché il bimbo non è in grado di trovare il 118 oppure l'11 o il 18 nella tastiera del telefono, mentre tutti possono essere istruiti a premere la sequenza di numeri 1-1-8.
E' consigliabile non utilizzare un telefono cellulare perché il bambino può non essere in grado di fornire tutte le informazioni richieste, soprattutto la localizzazione geografica dell'abitazione. Nel caso di utilizzo del telefonino non è possibile risalire alla sua posizione, mentre con un telefono fisso, in caso di silenzio del piccolino, la centrale può risalire facilmente dal numero all'utenza telefonica.
La chiamata al 118 deve essere vista come una cosa importante, da attuare in situazioni gravi e non come un gioco. Il bambino deve imparare a stare calmo, senza fare cose inutili o pericolose. Si può insegnare, ed è stato fatto, ai bambini di 7 anni a gestire anche eventuali soccorritori maldestri impedendo loro di provocare ulteriori danni. Si deve spiegare quali informazioni utili fornire: l’indirizzo della casa è importante ma non fondamentale mentre è bene che il bambino sappia indicare il tipo di emergenza, medica, ma anche di altro genere, per organizzare meglio i soccorsi.
E’ utile anche sapere indicare la persona che ha bisogno di aiuto (“la nonna sta male”) e se la stessa è vigile e respira (“si lamenta tanto”). Quando il bambino è sufficientemente grande si può spiegargli che talvolta il 118 fornisce istruzioni di primo soccorso attuabili prima dell’arrivo dei soccorritori. E’ necessario, inoltre, spiegare di non chiudere il telefono se non quando lo dice “il signore che sta parlando”.
La gestione dell’emergenza medica in molte città, soprattutto degli Stati Uniti, è affidata a tutti i cittadini, bambini grandetti compresi, che sono direttamente coinvolti nel primo soccorso. Grazie all’addestramento all’intervento precoce di soccorritori non medici (“laici”) è stato possibile attuare un’assistenza immediata ed efficace in molte situazioni cliniche di urgenza o emergenza. Anche in Italia, è possibile ottenere gli stessi risultati attraverso un’educazione capillare della popolazione compresi i bambini, magari a scuola.
Il numero telefonico 118 è il sistema più veloce per collegare i cittadini con il servizio pubblico di pronto intervento sanitario. Il servizio di emergenza medica è attivo 24 ore su 24 ed è coordinato, in ogni singola sede, da un medico rianimatore. Tutte le sedi sono interconnesse in rete e sono collegate con gli altri servizi di emergenza, forze dell'ordine, vigili del fuoco, ambulanze e ospedali. In attesa del numero unico nazionale per qualunque tipo di emergenza, analogo al 911 statunitense, il 118 è il meglio che si possa avere
In caso di necessità, è possibile insegnare a utilizzare il servizio di pronto intervento sanitario anche ad un bambino piccolo. Basta utilizzare alcune strategie. Innanzitutto è bene non chiamarlo 118 ma dire i numeri staccati 1-1-8 perché il bimbo non è in grado di trovare il 118 oppure l'11 o il 18 nella tastiera del telefono, mentre tutti possono essere istruiti a premere la sequenza di numeri 1-1-8.
E' consigliabile non utilizzare un telefono cellulare perché il bambino può non essere in grado di fornire tutte le informazioni richieste, soprattutto la localizzazione geografica dell'abitazione. Nel caso di utilizzo del telefonino non è possibile risalire alla sua posizione, mentre con un telefono fisso, in caso di silenzio del piccolino, la centrale può risalire facilmente dal numero all'utenza telefonica.
La chiamata al 118 deve essere vista come una cosa importante, da attuare in situazioni gravi e non come un gioco. Il bambino deve imparare a stare calmo, senza fare cose inutili o pericolose. Si può insegnare, ed è stato fatto, ai bambini di 7 anni a gestire anche eventuali soccorritori maldestri impedendo loro di provocare ulteriori danni. Si deve spiegare quali informazioni utili fornire: l’indirizzo della casa è importante ma non fondamentale mentre è bene che il bambino sappia indicare il tipo di emergenza, medica, ma anche di altro genere, per organizzare meglio i soccorsi.
E’ utile anche sapere indicare la persona che ha bisogno di aiuto (“la nonna sta male”) e se la stessa è vigile e respira (“si lamenta tanto”). Quando il bambino è sufficientemente grande si può spiegargli che talvolta il 118 fornisce istruzioni di primo soccorso attuabili prima dell’arrivo dei soccorritori. E’ necessario, inoltre, spiegare di non chiudere il telefono se non quando lo dice “il signore che sta parlando”.
La gestione dell’emergenza medica in molte città, soprattutto degli Stati Uniti, è affidata a tutti i cittadini, bambini grandetti compresi, che sono direttamente coinvolti nel primo soccorso. Grazie all’addestramento all’intervento precoce di soccorritori non medici (“laici”) è stato possibile attuare un’assistenza immediata ed efficace in molte situazioni cliniche di urgenza o emergenza. Anche in Italia, è possibile ottenere gli stessi risultati attraverso un’educazione capillare della popolazione compresi i bambini, magari a scuola.
Lula- La Fondatrice
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Numero di messaggi : 21441
30.06.68
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Località : Roma
Occupazione/Hobby : Impiegata.Libri,cinema,sport.
"Chi sei" in poche parole : felicemente mamma....
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
Qualche giorno fa ho letto questo articolo, e la sera ho chiesto a Luca se conoscesse i vari numeri delle urgenze: se li ricordava tutti ad eccezione dei vigili del fuoco; gli ho chiesto anche se si ricorda il nostro indirizzo, e fortunatamente se lo ricorda.
Poi gli ho spiegato che poteva accadere di trovarsi nell'emergenza di chiamare l'ambulanza o i vigili del fuoco faendogli degli esempi.
Quel giorno non ero andata in ufficio il caso ha voluto, che a fine mattinata mi scoppiasse un fortissimo mal di testa al punto tale che Luca mi ha vista piangere sul letto e mi ha domandato "mamma, devo chiamare l'ambulanza???"
Voi ad esempio ne avete parlato con i vostri figli? mi rivolgo ovviamente a quelle mamme che hanno figli dell'età vicina a quella di luca (10 anni)
Poi gli ho spiegato che poteva accadere di trovarsi nell'emergenza di chiamare l'ambulanza o i vigili del fuoco faendogli degli esempi.
Quel giorno non ero andata in ufficio il caso ha voluto, che a fine mattinata mi scoppiasse un fortissimo mal di testa al punto tale che Luca mi ha vista piangere sul letto e mi ha domandato "mamma, devo chiamare l'ambulanza???"
Voi ad esempio ne avete parlato con i vostri figli? mi rivolgo ovviamente a quelle mamme che hanno figli dell'età vicina a quella di luca (10 anni)
Lula- La Fondatrice
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Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
sono contenta Laura che hai tirato fuori questo argomento. Personalmente credo che i genitori debbano insegnare ai bambini cos'è il 118 intorno ai 7 anni. Ormai quasi tutte le regioni attivano dei Progetti Scuola legati al 118.
Cosa sono?
Sono mini corsi che le associazioni di volontariato, su richiesta dei comprensori scolastici (a sua volta attivati da richieste dei consigli scolastici) effettuano annualmente nelle scuole in varie giornate. In origine venivano fatte ai bambini dalla terza elementare in poi, oggi, almeno da noi, vengono fatte ai bambini delle quinte e se si riesce anche a quelli delle quarte.
in cosa consiste?
Si riuniscono in una palestra o in cortile le varie classi e un operatore della centrale operativa del 118 con un infermiere e alcuni volontari mostrano, nell'arco di due giorni, alcune nozioni teoriche e poi si fa una piccola esercitazione con i bambini. Questo per far capire loro quando chiamare il 118 e cosa devono fare. Serve loro anche a non aver paura dell'ambulanza. A prendere confidenza con le divise dei volontari e con i presidi dell'ambulanza.
Esistono cd e libretti del Ministero dell'Istruzione e del Dipartimento di Protezione Civile che spiega ai bambini le basi.
Quello che possono fare i genitori:
1) MAI dire a un bambino "se non fai il bravo chiamo il 118". E questo vale per tutte le istituzioni di supporto alla popolazione. I bambini NON devono aver paura del poliziotto, del medico e di quant'altro.
2) a seconda delle età (x esempio Luca ora è abbastanza grandicello) comprargli dei libri idonei
3) ove possibile partecipare ai mini corsi (anche aziendali) per essere i primi a capire cosa fare e quindi insegnarlo ai propri figli
4) essere portavoci presso le scuole di questi progetti
5) se si conosce qualche volontario chiedergli se è possibile far "visitare" una ambulanza a piccoli gruppi di bambini
Se si ha in casa una persona anziana è bene che i bambini sappiano cosa può succedere, senza spaventarli.
E ricordare sempre loro che il primo segnale veramente importante è se l'adulto non risponde ed è svenuto o se non riesce a rispondere in maniera "logica".
Gli esempi classici sono l'infarto che può non portare all'incoscienza ma uno stato di terrore che non consente di spiegare cosa sta loro succedendo.
Ricordarsi che chi risponde al 118 è sempre un medico o un infermiere che sanno come calmare un bambino e cosa farsi dire.
Dati importanti da dare al 118 (e questo vale per tutti) sono: numero di telefono, indirizzo e se la persona che sta male è incosciente o no
Cosa sono?
Sono mini corsi che le associazioni di volontariato, su richiesta dei comprensori scolastici (a sua volta attivati da richieste dei consigli scolastici) effettuano annualmente nelle scuole in varie giornate. In origine venivano fatte ai bambini dalla terza elementare in poi, oggi, almeno da noi, vengono fatte ai bambini delle quinte e se si riesce anche a quelli delle quarte.
in cosa consiste?
Si riuniscono in una palestra o in cortile le varie classi e un operatore della centrale operativa del 118 con un infermiere e alcuni volontari mostrano, nell'arco di due giorni, alcune nozioni teoriche e poi si fa una piccola esercitazione con i bambini. Questo per far capire loro quando chiamare il 118 e cosa devono fare. Serve loro anche a non aver paura dell'ambulanza. A prendere confidenza con le divise dei volontari e con i presidi dell'ambulanza.
Esistono cd e libretti del Ministero dell'Istruzione e del Dipartimento di Protezione Civile che spiega ai bambini le basi.
Quello che possono fare i genitori:
1) MAI dire a un bambino "se non fai il bravo chiamo il 118". E questo vale per tutte le istituzioni di supporto alla popolazione. I bambini NON devono aver paura del poliziotto, del medico e di quant'altro.
2) a seconda delle età (x esempio Luca ora è abbastanza grandicello) comprargli dei libri idonei
3) ove possibile partecipare ai mini corsi (anche aziendali) per essere i primi a capire cosa fare e quindi insegnarlo ai propri figli
4) essere portavoci presso le scuole di questi progetti
5) se si conosce qualche volontario chiedergli se è possibile far "visitare" una ambulanza a piccoli gruppi di bambini
Se si ha in casa una persona anziana è bene che i bambini sappiano cosa può succedere, senza spaventarli.
E ricordare sempre loro che il primo segnale veramente importante è se l'adulto non risponde ed è svenuto o se non riesce a rispondere in maniera "logica".
Gli esempi classici sono l'infarto che può non portare all'incoscienza ma uno stato di terrore che non consente di spiegare cosa sta loro succedendo.
Ricordarsi che chi risponde al 118 è sempre un medico o un infermiere che sanno come calmare un bambino e cosa farsi dire.
Dati importanti da dare al 118 (e questo vale per tutti) sono: numero di telefono, indirizzo e se la persona che sta male è incosciente o no
ninfa- Admin
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Numero di messaggi : 9658
17.09.67
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"Chi sei" in poche parole : sereno variabile
Data d'iscrizione : 07.01.08
Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
credo che riprenderò l'argomento perchè quel giorno, avendolo affrontato per la prima volta, non volevo metterlo in agitazione.
Mi piacerebbe che facessero dei corsi anche per i bambini, ma fino ad ora a scuola non ne hanno organizzati
Mi piacerebbe che facessero dei corsi anche per i bambini, ma fino ad ora a scuola non ne hanno organizzati
Lula- La Fondatrice
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Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
prova ad essere te promotrice di questa iniziativa
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Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
non saprei proprio da dove cominciare elena!
Lula- La Fondatrice
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Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
al prossimo consiglio di classe prova a dire semplicemente che luca ti ha chiesto questa cosa e che ritieni interessante che i bambini sappiano cosa sia. che hai chiesto info e che la procedura è quella che ti ho spiegato sopra.
se non ottieni niente con i genitori senti cosa ne pensano i maestri. tieni presente che da un paio di anni è obbligatoria l'esercitazione anti incendio in tutti i luoghi pubblici quindi anche le scuole e questo è semplicemente parte integrante della sicurezza. tant'è che tante volte quesi progetti sono fatti da 118 e da vigili del fuoco insieme
se non ottieni niente con i genitori senti cosa ne pensano i maestri. tieni presente che da un paio di anni è obbligatoria l'esercitazione anti incendio in tutti i luoghi pubblici quindi anche le scuole e questo è semplicemente parte integrante della sicurezza. tant'è che tante volte quesi progetti sono fatti da 118 e da vigili del fuoco insieme
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Re: Come insegnare ad un bimbo a chiamare il 118
ma brave che siete!!!!!!!!!! bellissima idea, mi attivo anche io!!!
è davvero importante ed io con richi non l'ho mai presa seriamente in considerazione questa cosa.... lui conosce i numeri ma gli ho sempre detto di chiamare i nonni (miei suoceri) in caso di bisogno... ma nella lontana ipotesi che quelli volessero vedermi schiattata..( :didietro: )mi sa che è meglio resettare la sua mente e insegnarli cosa e come fare...
è davvero importante ed io con richi non l'ho mai presa seriamente in considerazione questa cosa.... lui conosce i numeri ma gli ho sempre detto di chiamare i nonni (miei suoceri) in caso di bisogno... ma nella lontana ipotesi che quelli volessero vedermi schiattata..( :didietro: )mi sa che è meglio resettare la sua mente e insegnarli cosa e come fare...
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