La mano di Fatima di Ildefonso Falcones

"Mi chiamo Fatima e questo" aggiunse, mostrando un bimbo di pochi mesi, che stringeva al petto, " è Salvador... Humam, intendo dire."
Hernando non riuscì a vedere bene gli immensi occhi neri a mandorla di Fatima, ma riuscì a cogliervi un lampo che sembrava voler squarciare il buio.

[...] Approfittò dei primi raggi di sole per sbirciare la ragazza al suo fianco: i capelli neri e ricci le arrivavano alle spalle. Aveva la pelle scura e lineamenti che sembravano cesellati; il corpo era quello di una bambina divenuta precocemente madre, e conservava un portamento fiero, malgrado la stanchezza.
Fatima si sentì osservata e si girò a guardarlo per rivolgergli un sorriso appena abbozzato, accompagnato dal luccichio di quei bellissimi occhi neri a mandorla che finalmente lui riuscì a vedere.
Hernando sentì una vampa di calore colorargli le gote, e in quel momento Humam scoppiò in lacrime.
Fatima cullava il suo bambino senza interrompere la marcia.
"Fermiamoci per lasciarla allattare" propose Aisha da dietro.

[...] Fatima osservava la scena con un'espressione seria. Humam poppava con gusto.
Sul seno nudo della ragazza, Hernando poté vedere un gioiello d'oro.
Lo portava al collo e rappresentava la hamsa, la mano di Fatima, il ciondolo che i cristiani proibivano loro di indossare, un amuleto che protegge dal male."

Ragazzi, ho appena finito di leggere questo libro e vi assicuro che è molto interessante e profondo. Il tutto è concentrato sulla lotta religiosa .Si svolge in Spagna, 1568. L’Alpujerra è una porzione di terra che racchiude le province di Granada e di Almeria. È popolata da una folta colonia di musulmani, da tempo costretti alla conversione dalla Corona degli Asburgo. I moriscos – questo, il loro nome – sono un popolo “fiero”, “rigido”, legato alla propria identità e, quindi, ad Allah.

grazie per questo stralcio delicato e intenso che ci hai postato

Grazie Maggie,
se ti piace il genere te lo consiglio. Da un certo punto di vista è un pò pesante ( e grosso ) ma alla fine ne è valsa la pena.
Anzi, ora che ci penso: te lo posso prestare. Siamo a Verona entrambe!
Cosa ne dici?

Io l'ho letto a Natale. Mi è piaciuto molto anche se forse avrei interrotto la storia qualche anno prima...
Ricostruzione storica fedelissima. Una finestra aperta su un mondo nel quale Cristiani e Musulmani commettono la loro parte di crimini in nome di un Dio che non glieli ha mai chiesti...
Io l'ho divorato in 2 giorni.

Mi fa piacere Angela. Ma tu cosa ne pensi della figura di Hernando?

Nella prima parte del libro è molto affascinante..carnagione scura con gli occhi azzurri..con un carattere buono, forte e virile già da ragazzino prometteva benissimo. Fino al lavoro nelle scuderie..
Hernando da grande perde gran parte del suo fascino...non so alla fine viene un po' sconfitto dalla vita e perde quel guizzo di personalità e intelligenza che mi avevano affascinato all'inizio.

Tu che impressione hai avuto?

Anch'io ho avuto la stessa considerazione anche se ho riscontrato che la sua fede e caparbietà a volte sono andate di gran lunga fuori da quegli che erano i suoi obbiettivi.
Troppi compromessi nella seconda parte della sua vita a differenza della libertà nella prima.
Delle sue donne mi ha colpito molto la sua moglie cristiana.
In lei ho visto il vero amore che sa combattere ogni pregiudizio.

Si è vero forse lei è il personaggio più moderno. Ed è quello che alla fine arriva al suo scopo. Avere una famiglia e tenersela. Per molti versi invece le vite di Fatima sia Aisha vengono pesantemente condizionate dalla loro religione e non riescono a trovare la felicità.
Per altri versi mi hanno molto colpito alcuni aspetti della cristianità e dell'islamismo. Il fatto che i cristiani non si lavassero mentre gli islamici si. La cura del corpo delle donne islamiche (molto sensuali all'interno del matrimonio) a differenza delle cristiane ossessionate dall'idea del peccato. Entrambe le donne vivono in condizione di subordinazione rispetto al marito ma a Fatima fu consentito divorziare (di una modernità strabiliante!!).