Il Percorso dell' amore
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Il Percorso dell' amore
L' incontro:
Può essere la scintilla o il colpo di fulmine. Il più delle volte è solo la percezione di qualcosa di nuovo, una emozione che ti prende d’improvviso, una curiosità, uno stimolo a riproporsi e a guardare intorno con maggiore attenzione. Non sempre ha la stessa intensità, la stessa forza, ma per tutti è qualcosa.
L’altro è diverso tra gli altri. Qualcuno può dire “eppure non ti avevo notato”; i tempi non erano maturi, il nostro cielo sentimentale era nuvoloso; è strano, mente. No, non è strano, quante volte è accaduto? Molte volte più di quanto si creda. Significa solo che il nostro cuore dormiva, magari un po’ ubriaco per qualche sbronza appena passata; o non era allenato a reagire con prontezza.
Incontrasi, una fortuna quando si ama, una maledizione quando non si ama più e si è amato male. Incontrarsi, un momento comunque indimenticabile, come tutte le prime volte. Incontrarsi, come tutte le prime volte raramente è la migliore.
Certamente ogni volta è unica perché due persone innescano sempre reazioni diverse e attivano meccanismi originali.
(Fran Tarel)
L' inizio:
Ogni incontro è potenzialmente un legame, di amore, di amicizia, d’interesse, di perversione.
Cominciano sempre con un incontro le vicende della nostra vita; la vita è fatta d’incontri; la stragrande maggioranza si perdono nel nulla; quanti incontri perduti potevano invece cambiare la nostra esistenza!
Ogni incontro può essere una storia, creando un legame. Legami brevi e tenui, effimeri e vaghi; legami forti e profondi, intensi e stretti. Le storie nascono dai legami, come le illusioni ed i sogni. Entrare nei sentimenti dell’altro è già un privilegio. Un primo passo importante, basta non sprecarlo.
Incontrarsi, cominciare e legarsi; non importa per quanto, magari per tutta la vita o per solo uno sguardo sfuggente. Non si sa mai...
Certo è che il legame lascia segni e tracce, dentro e fuori di noi; come due corde, intrecciate anche per poco, si ritrovano i segni sul corpo; ed il legame successivo potrebbe risentirne.
(Fran Tarel)
La Storia:
E’ difficile avere un ricordo bellissimo di una storia finita. La fine distrugge la quasi totalità delle storie.
Una storia vera non ha tempo di essere consumata dalla sua fine. Una storia importante non riesce a farsi dimenticare quando non conta più.
In un amore nascente, prima che la vita quotidiana assorba le energie dell’amore, viviamo in una dimensione irreale, fuori dal tempo e dallo spazio dove si muovono i comuni mortali che non sono innamorati di primo pelo. Quello è il momento che conta, quello in cui il dolore albeggia dietro la passione che brucia.
Un amore vero è solo quello che lascia tracce di sé. Un amore senza dolore non ha senso come non ha senso senza gioia. L’amore esiste se è felice, o meglio, finché i momenti di felicità prevalgono. Un amore infelice è un amore perverso. Non è come nella storia, dove i popoli che hanno sofferto una tirannia lasciano tracce di sé con opere monumentali; i grandi monumenti sono simboli di gente che non è stata felice.
L’amore lascia tracce immateriali, fatte di emozioni che rigurgitano di tanto in tanto. Una storia bellissima non lascia che tracce dure da ricordare, anche se con qualche mestizia.
(Fran Tarel)
L' unione:
Amore fedele, sesso sicuro. La sicurezza è il cemento dell’amore, l’antitodo della gelosia.
Sentirsi sicuri significa guardare lontano e non perdersi in sospetti che minano ogni progetto. Essere sicuri significa poter destinare le proprie energie a costruire e proteggere ciò che si ha, amore compreso, amore soprattutto. L’uomo è geloso, in logica primordiale, perché vuole essere sicuro che i figli partoriti dalla donna siano proprio i suoi e che quindi i suoi sforzi per farli crescere non siano destinati che a sangue del suo sangue. La donna è gelosa, sempre in logica primordiale, perché teme che un’altra donna rubi il benessere che il compagno le garantisce. Nessuno, in logica primordiale, pensa all’amore in quanto tale, entrambi sono, a loro modo, materialisti.
La sicurezza è ciò che vogliamo per evitare di perdere le conquiste, rinunciando al progresso del sentimento. E con la sicurezza l’amore deve generare serenità. Serenità e sicurezza sono l’essenza dell’amore che ha perso i suoi connotati forti; così come la felicità è un attimo che tanto si aspetta e tanto si ricorda e tanto poco si vive, ma di cui almeno rimane la coscienza di averla provata. Qualcuno dice che la serenità è l’anticamera della felicità e dell’amore. Mah! Credo che ne sia lo sgabuzzino, dove la felicità e l’amore, ridotti all’osso, possono essere riposti.
Vivere con serenità ci consente, come quando ci sentiamo sicuri, di amare meglio anche se ci si rende conto di non essere amati abbastanza o di non amare del tutto.
Una forma di rassegnazione, no?
Sentirsi sereni, come sentirsi sicuri, è una emozione fredda che non appartiene alla nostra natura; quindi tendiamo a confonderla con la noia, l’abitudine, la stabilità. Date sicurezza, avrete l’amore che conta, quello pratico. Date romanticismo, avrete l’amore che sognate, quello che se esiste non si sa dov’è.
(Fran Tarel)
I Tormenti:
I tormenti d'amore nascono sovente dalla reciproca incomprensione, dall'incapacità di riconoscersi, di comprendersi, di camminare insieme nella medesima direzione. Che guaio non capirsi, uno spreco assurdo di materia prima pura, un inquinamento sgarbato al buon senso.
La prima regola dell'amore è proprio la volontà di amare, cioè la determinazione a difendere con attenzione e metodo, con forza e volontà i propri sentimenti migliori che sono dedicati all'altro.
Le incomprensioni vengono dalla fretta, dall'egoismo, dall'arroganza, dalla testardaggine, dalla stupidità, dalla superficialità. Tutti ingredienti del non amore; l'amore non ammette fretta, egoismo, arroganza, testardaggine, stupidità, superficialità.
Quando ci innamoriamo dobbiamo stabilire una regola che scatta automaticamente; quella della prova del nove, per evitare malintesi e doppi sensi: chiediamo almeno tre volte perché e nel dubbio assolviamo.
Poi ho scoperto un altro segreto. Dimentichiamo in fretta quasi tutto e ricordiamo bene poche realtà, per dedicarci con nitidezza a quello che conta veramente.
Non costruiamo teatrini che esistono solo nella nostra mente che ci è scappata di mano; forse così, ci ritroveremo a capire, da soli, che talvolta si può amare ed essere amati anche nella nebbia, che l'amore chiede fiducia. Evitiamo di essere vittime del nostro egoismo, del nostro narcisismo, della nostra superficialità.
(Fran Tarel)
Il Tradimento
Mi colpisce sempre il diverso, enormemente diverso, peso che ha l’idea di chi tradisce rispetto a quella di chi è tradito.
Il tradimento scatena in chi lo patisce le peggiori reazioni dell’istinto di sopravvivenza.
Chi tradisce minimizza, chi è tradito ingigantisce; chi tradisce è reticente, chi è tradito brama di insana curiosità; chi tradisce non si rende conto del male che fa, chi è tradito crede che peggio non possa capitare.
Il tradimento può sanare amori malati; una terapia pericolosa, anche perché recidiva e non sempre la cura ha effetti positivi. Siccome in fin dei conti è anche una cura piacevole, quando la si adotta spesso significa che non c’è malattia, ma solo malati immaginari, cioè non c’è amore. Tutti, prima o poi, chi più chi meno, siamo traditi o traditori. Lo siamo per natura, lui per istinto di conservazione, lei pure.
Sono i maschi che tradiscono più delle femmine? Mah, mi sembra ridicolo dirlo, pensarlo anche. Per un ordine algebrico, almeno che i maschi non si tradiscano da soli o tra loro, direi che ad ogni traditore si accompagna una traditrice.
Ninfomani o maniaci a parte.
(Fran Tarel)
Le Delusioni:
Quando nell'amore la disillusione prende il posto dei sogni? Quando la comprensione reciproca si spegne nell'indifferenza, la passione nella routine, la condivisione nell'egoismo? Quando la delusione stende la sua lunga mano sull'amore cancellando i progetti, le speranze, le aspettative comuni facendoli sbiadire in un rancore sordo e livido, in una rabbia che consuma ogni cosa?
Quando si è delusi ed esclusi, giustamente o ingiustamente che sia, noi reagiamo normalmente con rabbia; altre volte con rassegnazione. La rabbia non serve che a diminuire le difese e rendere inevitabile il pentimento e, quindi, l'umiliazione autoflagellante.
I pessimisti dicono che quando si ama la rabbia è come un tumore che devasta il corpo, lentamente, inesorabilmente; non si sa quando, ma certamente ti porta alla fine, sempre con dolore e con inquietudine. Direi che la rabbia è parassita dell'amore, una reazione dei deboli che non sanno sfruttare la forza della ragione e riescono solo a distruggere.
La via maestra, per imparare ad amare e sentirsi vicini a chi si ama, è trarre stimoli positivi dagli errori e interpretare come nuove opportunità i momenti difficili. Tutto con la voglia di agire, reagire, affrontare le avversità e rifiutarsi di avere ragione, anche se si è convinti di averla. I rabbiosi, gli egoisti, non sanno sbagliare, o meglio, non accettano i loro errori, non capiscono. Allora di fronte alla cruda realtà dei fatti avversi sfogano il loro turbamento o con i rimpianti (se sono dei poveretti) o con dei rimorsi (se sono degli stupidi).
Rimpianti e rimorsi, no grazie. Preferisco essere padrone della mia vita e poter battere il mio egoismo che diventa cinismo, autolesionismo. Preferisco cominciare da capo. A testa bassa ma con gli occhi aperti, dritti verso l'orizzonte.
(Fran Tarel)
L' abbandono:
Mai niente finisce del tutto. Finiscono momenti, catene di momenti. Quando un amore passa, si spenge, sembra che abbia poco da raccontare, è una storia senza significati; eppure una storia l’ha creata e l’abbiamo vissuta anche intensamente. Allora è perché vogliamo rimuovere nel rancore egoistico quello che invece ha rappresentato e non vogliamo che rappresenti più; riconoscere il proprio passato è segno di una carattere positivo, costruttivo. Dobbiamo essere così. Una storia d’amore finisce quando almeno uno dei protagonisti è stanco di recitarla, per mille motivi; la stanchezza poi non dipende solo da un protagonista, ci sono concause intrecciate. Molte volte entra in scena un terzo protagonista che si avvia ad occupare il posto di un altro. Così alcuni protagonisti sono destinati a diventare, consapevoli o no, semplici attori di contorno e recitano noiosamente, superficialmente, macchinosamente, copioni ben noti, già visti nel continuo divenire immobile dell’umanità. Ci sono storie che finiscono e si dimenticano, magari non del tutto; sono le storie futili, quelle delle illusioni o delle menzogne che ci siamo voluti raccontare e a cui abbiamo voluto credere. Ci sono, per fortuna, le storie che rimangono, che ci rimangono sotto la pelle perché, anche se finite nel mondo intorno a noi, rimangono vive annidate dentro di noi. Per queste storie vale la nostra vita.
Per queste storie la felicità merita di essere cercata, magari per un attimo.
(Fran Tarel)
I Ricordi:
Vivere di ricordi; il momento dell’abbandono, in cui il passato prevale sul presente e sovrasta, annullandolo quasi del tutto, il futuro. Il ricordo è il nettare che ci rimane di un amore che è svanito, un sapore, una eco lontana, ovattata, che ognuno adatta e sé, al momento che sta vivendo, alla voglia di tormentarsi o liberarsi.
I ricordi sono pietre di cui con cui si può arrivare a costruire un muro invalicabile, che ti esclude dalla vita e dal mondo. Meglio usare quelle pietre per costruire un argine o un muretto di cinta per proteggerti dagli intrusi che passano sempre sulla tua via.
Ma non troppe pietre, per favore, sarebbe la fine.
Quando finisce un amore non è possibile continuare a viverlo attraverso i ricordi; magari i primi tempi fa pure bene, ma poi no!
E’ come vivere con i piedi per aria, tra le nuvole, rincorrendo i sogni con le ali della fantasia… mentre non hai la forza che ti da l’amore, mentre l’hai invece persa e non vuoi rendertene conto. L’amore vive anche di sostanza e di abbracci corporei.
I sogni vivono di speranza. I ricordi sono foglie secche di un albero rigoglioso che, avvolto dall’autunno, continua la sua vita preparando in silenzio i germogli di nuove foglie. Non per la stagione passata, per quella a venire.
Ecco qua. I ricordi sono schegge di vita che non possono comporre niente di concreto, ma solo sogni che potranno avverarsi nel momento in cui i ricordi stessi cesseranno di esistere, superati da altre immagini di vita reale, germogliate dall’ottimismo della volontà che fa vivere veramente.
(Fran Tarel)
http://www.amoremio.org/rassegna_1/rassegna.asp?temi=27&step1=true
Può essere la scintilla o il colpo di fulmine. Il più delle volte è solo la percezione di qualcosa di nuovo, una emozione che ti prende d’improvviso, una curiosità, uno stimolo a riproporsi e a guardare intorno con maggiore attenzione. Non sempre ha la stessa intensità, la stessa forza, ma per tutti è qualcosa.
L’altro è diverso tra gli altri. Qualcuno può dire “eppure non ti avevo notato”; i tempi non erano maturi, il nostro cielo sentimentale era nuvoloso; è strano, mente. No, non è strano, quante volte è accaduto? Molte volte più di quanto si creda. Significa solo che il nostro cuore dormiva, magari un po’ ubriaco per qualche sbronza appena passata; o non era allenato a reagire con prontezza.
Incontrasi, una fortuna quando si ama, una maledizione quando non si ama più e si è amato male. Incontrarsi, un momento comunque indimenticabile, come tutte le prime volte. Incontrarsi, come tutte le prime volte raramente è la migliore.
Certamente ogni volta è unica perché due persone innescano sempre reazioni diverse e attivano meccanismi originali.
(Fran Tarel)
L' inizio:
Ogni incontro è potenzialmente un legame, di amore, di amicizia, d’interesse, di perversione.
Cominciano sempre con un incontro le vicende della nostra vita; la vita è fatta d’incontri; la stragrande maggioranza si perdono nel nulla; quanti incontri perduti potevano invece cambiare la nostra esistenza!
Ogni incontro può essere una storia, creando un legame. Legami brevi e tenui, effimeri e vaghi; legami forti e profondi, intensi e stretti. Le storie nascono dai legami, come le illusioni ed i sogni. Entrare nei sentimenti dell’altro è già un privilegio. Un primo passo importante, basta non sprecarlo.
Incontrarsi, cominciare e legarsi; non importa per quanto, magari per tutta la vita o per solo uno sguardo sfuggente. Non si sa mai...
Certo è che il legame lascia segni e tracce, dentro e fuori di noi; come due corde, intrecciate anche per poco, si ritrovano i segni sul corpo; ed il legame successivo potrebbe risentirne.
(Fran Tarel)
La Storia:
E’ difficile avere un ricordo bellissimo di una storia finita. La fine distrugge la quasi totalità delle storie.
Una storia vera non ha tempo di essere consumata dalla sua fine. Una storia importante non riesce a farsi dimenticare quando non conta più.
In un amore nascente, prima che la vita quotidiana assorba le energie dell’amore, viviamo in una dimensione irreale, fuori dal tempo e dallo spazio dove si muovono i comuni mortali che non sono innamorati di primo pelo. Quello è il momento che conta, quello in cui il dolore albeggia dietro la passione che brucia.
Un amore vero è solo quello che lascia tracce di sé. Un amore senza dolore non ha senso come non ha senso senza gioia. L’amore esiste se è felice, o meglio, finché i momenti di felicità prevalgono. Un amore infelice è un amore perverso. Non è come nella storia, dove i popoli che hanno sofferto una tirannia lasciano tracce di sé con opere monumentali; i grandi monumenti sono simboli di gente che non è stata felice.
L’amore lascia tracce immateriali, fatte di emozioni che rigurgitano di tanto in tanto. Una storia bellissima non lascia che tracce dure da ricordare, anche se con qualche mestizia.
(Fran Tarel)
L' unione:
Amore fedele, sesso sicuro. La sicurezza è il cemento dell’amore, l’antitodo della gelosia.
Sentirsi sicuri significa guardare lontano e non perdersi in sospetti che minano ogni progetto. Essere sicuri significa poter destinare le proprie energie a costruire e proteggere ciò che si ha, amore compreso, amore soprattutto. L’uomo è geloso, in logica primordiale, perché vuole essere sicuro che i figli partoriti dalla donna siano proprio i suoi e che quindi i suoi sforzi per farli crescere non siano destinati che a sangue del suo sangue. La donna è gelosa, sempre in logica primordiale, perché teme che un’altra donna rubi il benessere che il compagno le garantisce. Nessuno, in logica primordiale, pensa all’amore in quanto tale, entrambi sono, a loro modo, materialisti.
La sicurezza è ciò che vogliamo per evitare di perdere le conquiste, rinunciando al progresso del sentimento. E con la sicurezza l’amore deve generare serenità. Serenità e sicurezza sono l’essenza dell’amore che ha perso i suoi connotati forti; così come la felicità è un attimo che tanto si aspetta e tanto si ricorda e tanto poco si vive, ma di cui almeno rimane la coscienza di averla provata. Qualcuno dice che la serenità è l’anticamera della felicità e dell’amore. Mah! Credo che ne sia lo sgabuzzino, dove la felicità e l’amore, ridotti all’osso, possono essere riposti.
Vivere con serenità ci consente, come quando ci sentiamo sicuri, di amare meglio anche se ci si rende conto di non essere amati abbastanza o di non amare del tutto.
Una forma di rassegnazione, no?
Sentirsi sereni, come sentirsi sicuri, è una emozione fredda che non appartiene alla nostra natura; quindi tendiamo a confonderla con la noia, l’abitudine, la stabilità. Date sicurezza, avrete l’amore che conta, quello pratico. Date romanticismo, avrete l’amore che sognate, quello che se esiste non si sa dov’è.
(Fran Tarel)
I Tormenti:
I tormenti d'amore nascono sovente dalla reciproca incomprensione, dall'incapacità di riconoscersi, di comprendersi, di camminare insieme nella medesima direzione. Che guaio non capirsi, uno spreco assurdo di materia prima pura, un inquinamento sgarbato al buon senso.
La prima regola dell'amore è proprio la volontà di amare, cioè la determinazione a difendere con attenzione e metodo, con forza e volontà i propri sentimenti migliori che sono dedicati all'altro.
Le incomprensioni vengono dalla fretta, dall'egoismo, dall'arroganza, dalla testardaggine, dalla stupidità, dalla superficialità. Tutti ingredienti del non amore; l'amore non ammette fretta, egoismo, arroganza, testardaggine, stupidità, superficialità.
Quando ci innamoriamo dobbiamo stabilire una regola che scatta automaticamente; quella della prova del nove, per evitare malintesi e doppi sensi: chiediamo almeno tre volte perché e nel dubbio assolviamo.
Poi ho scoperto un altro segreto. Dimentichiamo in fretta quasi tutto e ricordiamo bene poche realtà, per dedicarci con nitidezza a quello che conta veramente.
Non costruiamo teatrini che esistono solo nella nostra mente che ci è scappata di mano; forse così, ci ritroveremo a capire, da soli, che talvolta si può amare ed essere amati anche nella nebbia, che l'amore chiede fiducia. Evitiamo di essere vittime del nostro egoismo, del nostro narcisismo, della nostra superficialità.
(Fran Tarel)
Il Tradimento
Mi colpisce sempre il diverso, enormemente diverso, peso che ha l’idea di chi tradisce rispetto a quella di chi è tradito.
Il tradimento scatena in chi lo patisce le peggiori reazioni dell’istinto di sopravvivenza.
Chi tradisce minimizza, chi è tradito ingigantisce; chi tradisce è reticente, chi è tradito brama di insana curiosità; chi tradisce non si rende conto del male che fa, chi è tradito crede che peggio non possa capitare.
Il tradimento può sanare amori malati; una terapia pericolosa, anche perché recidiva e non sempre la cura ha effetti positivi. Siccome in fin dei conti è anche una cura piacevole, quando la si adotta spesso significa che non c’è malattia, ma solo malati immaginari, cioè non c’è amore. Tutti, prima o poi, chi più chi meno, siamo traditi o traditori. Lo siamo per natura, lui per istinto di conservazione, lei pure.
Sono i maschi che tradiscono più delle femmine? Mah, mi sembra ridicolo dirlo, pensarlo anche. Per un ordine algebrico, almeno che i maschi non si tradiscano da soli o tra loro, direi che ad ogni traditore si accompagna una traditrice.
Ninfomani o maniaci a parte.
(Fran Tarel)
Le Delusioni:
Quando nell'amore la disillusione prende il posto dei sogni? Quando la comprensione reciproca si spegne nell'indifferenza, la passione nella routine, la condivisione nell'egoismo? Quando la delusione stende la sua lunga mano sull'amore cancellando i progetti, le speranze, le aspettative comuni facendoli sbiadire in un rancore sordo e livido, in una rabbia che consuma ogni cosa?
Quando si è delusi ed esclusi, giustamente o ingiustamente che sia, noi reagiamo normalmente con rabbia; altre volte con rassegnazione. La rabbia non serve che a diminuire le difese e rendere inevitabile il pentimento e, quindi, l'umiliazione autoflagellante.
I pessimisti dicono che quando si ama la rabbia è come un tumore che devasta il corpo, lentamente, inesorabilmente; non si sa quando, ma certamente ti porta alla fine, sempre con dolore e con inquietudine. Direi che la rabbia è parassita dell'amore, una reazione dei deboli che non sanno sfruttare la forza della ragione e riescono solo a distruggere.
La via maestra, per imparare ad amare e sentirsi vicini a chi si ama, è trarre stimoli positivi dagli errori e interpretare come nuove opportunità i momenti difficili. Tutto con la voglia di agire, reagire, affrontare le avversità e rifiutarsi di avere ragione, anche se si è convinti di averla. I rabbiosi, gli egoisti, non sanno sbagliare, o meglio, non accettano i loro errori, non capiscono. Allora di fronte alla cruda realtà dei fatti avversi sfogano il loro turbamento o con i rimpianti (se sono dei poveretti) o con dei rimorsi (se sono degli stupidi).
Rimpianti e rimorsi, no grazie. Preferisco essere padrone della mia vita e poter battere il mio egoismo che diventa cinismo, autolesionismo. Preferisco cominciare da capo. A testa bassa ma con gli occhi aperti, dritti verso l'orizzonte.
(Fran Tarel)
L' abbandono:
Mai niente finisce del tutto. Finiscono momenti, catene di momenti. Quando un amore passa, si spenge, sembra che abbia poco da raccontare, è una storia senza significati; eppure una storia l’ha creata e l’abbiamo vissuta anche intensamente. Allora è perché vogliamo rimuovere nel rancore egoistico quello che invece ha rappresentato e non vogliamo che rappresenti più; riconoscere il proprio passato è segno di una carattere positivo, costruttivo. Dobbiamo essere così. Una storia d’amore finisce quando almeno uno dei protagonisti è stanco di recitarla, per mille motivi; la stanchezza poi non dipende solo da un protagonista, ci sono concause intrecciate. Molte volte entra in scena un terzo protagonista che si avvia ad occupare il posto di un altro. Così alcuni protagonisti sono destinati a diventare, consapevoli o no, semplici attori di contorno e recitano noiosamente, superficialmente, macchinosamente, copioni ben noti, già visti nel continuo divenire immobile dell’umanità. Ci sono storie che finiscono e si dimenticano, magari non del tutto; sono le storie futili, quelle delle illusioni o delle menzogne che ci siamo voluti raccontare e a cui abbiamo voluto credere. Ci sono, per fortuna, le storie che rimangono, che ci rimangono sotto la pelle perché, anche se finite nel mondo intorno a noi, rimangono vive annidate dentro di noi. Per queste storie vale la nostra vita.
Per queste storie la felicità merita di essere cercata, magari per un attimo.
(Fran Tarel)
I Ricordi:
Vivere di ricordi; il momento dell’abbandono, in cui il passato prevale sul presente e sovrasta, annullandolo quasi del tutto, il futuro. Il ricordo è il nettare che ci rimane di un amore che è svanito, un sapore, una eco lontana, ovattata, che ognuno adatta e sé, al momento che sta vivendo, alla voglia di tormentarsi o liberarsi.
I ricordi sono pietre di cui con cui si può arrivare a costruire un muro invalicabile, che ti esclude dalla vita e dal mondo. Meglio usare quelle pietre per costruire un argine o un muretto di cinta per proteggerti dagli intrusi che passano sempre sulla tua via.
Ma non troppe pietre, per favore, sarebbe la fine.
Quando finisce un amore non è possibile continuare a viverlo attraverso i ricordi; magari i primi tempi fa pure bene, ma poi no!
E’ come vivere con i piedi per aria, tra le nuvole, rincorrendo i sogni con le ali della fantasia… mentre non hai la forza che ti da l’amore, mentre l’hai invece persa e non vuoi rendertene conto. L’amore vive anche di sostanza e di abbracci corporei.
I sogni vivono di speranza. I ricordi sono foglie secche di un albero rigoglioso che, avvolto dall’autunno, continua la sua vita preparando in silenzio i germogli di nuove foglie. Non per la stagione passata, per quella a venire.
Ecco qua. I ricordi sono schegge di vita che non possono comporre niente di concreto, ma solo sogni che potranno avverarsi nel momento in cui i ricordi stessi cesseranno di esistere, superati da altre immagini di vita reale, germogliate dall’ottimismo della volontà che fa vivere veramente.
(Fran Tarel)
http://www.amoremio.org/rassegna_1/rassegna.asp?temi=27&step1=true
Astrolabio_61- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Numero di messaggi : 2929
11.06.61
Età : 63
Località : Livorno
Occupazione/Hobby : Commerciante/Cinema-Musica
"Chi sei" in poche parole : sereno variabile
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Il Percorso dell' amore
accidenti marco che cosa hai trovato!
Io credo che tutti dovremmo leggerlo con calma e raggionarci su.
Non sono d'accordo su tutto, ma in gran parte si.
Io sono dell'idea che troppa sicurezza in amore sia deleteria. La sicurezza implica una non crescita del sentimento, un non-stimolo a dare sempre in maniera diversa, un sedersi su ciò che si è conquistati e quindi dormirci sopra, singifica fermarsi.
Io credo che tutti dovremmo leggerlo con calma e raggionarci su.
Non sono d'accordo su tutto, ma in gran parte si.
Io sono dell'idea che troppa sicurezza in amore sia deleteria. La sicurezza implica una non crescita del sentimento, un non-stimolo a dare sempre in maniera diversa, un sedersi su ciò che si è conquistati e quindi dormirci sopra, singifica fermarsi.
Lula- La Fondatrice
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Numero di messaggi : 21441
30.06.68
Età : 56
Località : Roma
Occupazione/Hobby : Impiegata.Libri,cinema,sport.
"Chi sei" in poche parole : felicemente mamma....
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Il Percorso dell' amore
mi incuriosisce anche a me ma voglio avere un pò di tempo e tranquillità per leggere bene.
ninfa- Admin
-
Numero di messaggi : 9658
17.09.67
Età : 57
Località : Sesto Calende (VA)
Occupazione/Hobby : disoccupata/punto croce, volontariato, viaggi
"Chi sei" in poche parole : sereno variabile
Data d'iscrizione : 07.01.08
Re: Il Percorso dell' amore
Quando ho postato "il percorso dell' Amore" ero indeciso se farne tanti post quanti erano gli argomenti oppure fare la scelta del post unico, come ho fatto.
Mi rendo conto che i lunghi post sono difficili da digerire, troppo impegnativi, ma questo forse è diverso.
Pur parlando dello stesso argomento, l' amore, ne divide il percorso in svariati momenti.
Da qui ho pensato che, quotando di volta in volta i passaggi che piu ci stanno a cuore riusciremo a commentarlo tutto.
Non credo che nessuno possa dare una risposta unica per tutto.
Comunque, vorrei iniziare puntando i miei riflettori su questa frase:
"Sentirsi sereni, come sentirsi sicuri, è una emozione fredda che non appartiene alla nostra natura; quindi tendiamo a confonderla con la noia, l’abitudine, la stabilità. Date sicurezza, avrete l’amore che conta, quello pratico. Date romanticismo, avrete l’amore che sognate, quello che se esiste non si sa dov’è."
Siete d' accordo? Io, specialmente quando parla di dare Romanticismo per riceverlo, sono molto d' accordo. L' amore è anche uno scambio di sensazioni no?
Marco
Mi rendo conto che i lunghi post sono difficili da digerire, troppo impegnativi, ma questo forse è diverso.
Pur parlando dello stesso argomento, l' amore, ne divide il percorso in svariati momenti.
Da qui ho pensato che, quotando di volta in volta i passaggi che piu ci stanno a cuore riusciremo a commentarlo tutto.
Non credo che nessuno possa dare una risposta unica per tutto.
Comunque, vorrei iniziare puntando i miei riflettori su questa frase:
"Sentirsi sereni, come sentirsi sicuri, è una emozione fredda che non appartiene alla nostra natura; quindi tendiamo a confonderla con la noia, l’abitudine, la stabilità. Date sicurezza, avrete l’amore che conta, quello pratico. Date romanticismo, avrete l’amore che sognate, quello che se esiste non si sa dov’è."
Siete d' accordo? Io, specialmente quando parla di dare Romanticismo per riceverlo, sono molto d' accordo. L' amore è anche uno scambio di sensazioni no?
Marco
Astrolabio_61- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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11.06.61
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Località : Livorno
Occupazione/Hobby : Commerciante/Cinema-Musica
"Chi sei" in poche parole : sereno variabile
Data d'iscrizione : 05.01.08
Re: Il Percorso dell' amore
Marco ,questo si che è un agomento da aprire una vera e propria discussione sul forum di scambio di opinioni ,oltrechè esprimere i propri punti di vista ,naturalmente secondo le sensazioni e le emozioni vissute da ognuno di noi .
Non sono daccordo sul romanticismo che per riceverlo lo devi dare !!!
Non sono daccordo sul romanticismo che per riceverlo lo devi dare !!!
Anthony- Maturo/Matura
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Numero di messaggi : 486
Località : Massarosa
Occupazione/Hobby : Nautica /Nuoto
"Chi sei" in poche parole : Mi piace molto dialogare ma sono anche un buon ascoltatore sono quasi sempre di buon umore
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Re: Il Percorso dell' amore
Mi fa paura l'idea che la serenità sia freddezza, abitudine. Che non dia stimoli. È come dire che se non ci si crea momenti di instabilità si rischia. Il romanticismo è una cosa talmente soggettiva che non credo si possa catalogare. C'è chi ostenta gesti romantici e poi si scopre un'altra persona e c'è chi sembra freddo e poi ti sorprende quando meno te Lo aspetti. Io non sono stata abituata alle cene di san valentino, all'anniversario, alle ricorrenze. Confesso che mi sono mancate. Oggi mi scopro desiderosa di questi gesti anche se preferisco la spontaneità, mi contraddico lo so. Forse la soluzione migliore è cercare di essere presenti ogni giorno. Anche con il bacio del buongiorno o della buonanotte. Gesti semplici ma che ricordano a due corpi di essere li l'uno per l'altro anche con la mente. Ricordo che una volta dissi a gianni che mi piacerebbe ricevere una rosa ogni tanto e lui mi rispose che se lo facesse senza un motivo la donna subito pensa che deve perdonare qualcosa. Ci ho riflettuto. Tutti i torti non li ha ma se ci si fida del partner è un gesto che ha un valore pari a un bacio. È un dare, un ricordare che ci si ama.
ninfa- Admin
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Re: Il Percorso dell' amore
Sono pienamente daccordo con te Elena ,però ogni tanto cadere in contrddizioni può essere anche molto bello e piacevole. Qualunque gesto ben venga se è fatto col cuore!
Anthony- Maturo/Matura
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Re: Il Percorso dell' amore
La contraddizione e l'imprevedibilità sono dentro di me ma si scontrano sempre con la mia predominante raziocinità. Elemento pericoloso in amore! Forse è per questo che sono insicura nel pormi, nell'osare. E allora mi aiuto con i gesti, gli sguardi, le piccole cose. E per assurdo proprio perché io non lo sono, mi incastro in rapporti imprevedibili. Ora che ci penso mica sarò psicopatica?!
ninfa- Admin
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Re: Il Percorso dell' amore
ahahahah ninfa:)
interessante chiave di lettura però (non quello della psicopatia ), devo riflettere allora su cosa spinge me a incastrarmi in rapporti estremi...
interessante chiave di lettura però (non quello della psicopatia ), devo riflettere allora su cosa spinge me a incastrarmi in rapporti estremi...
tissy- Pischella/Pischello
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Re: Il Percorso dell' amore
A questo proposito, cito nuovamente il libro "Donne che amano troppo" ...
per noi donne che amiamo l'imprevisto, noi che siamo sempre attratte da quel non so che di avventuroso, che ci dà quel brivido in più...mentre troviamo quasi noiosi i "bravi ragazzi", che teniamo invece come ottimi amici....
Cara Ninfa, raziocinità o no, è il nostro inconscio che ci spinge a fare queste scelte...è qualcosa legato alla nostra infanzia, e finchè non lo risolviamo, ci imbatteremo sempre in rapporti di questo tipo.
per noi donne che amiamo l'imprevisto, noi che siamo sempre attratte da quel non so che di avventuroso, che ci dà quel brivido in più...mentre troviamo quasi noiosi i "bravi ragazzi", che teniamo invece come ottimi amici....
Cara Ninfa, raziocinità o no, è il nostro inconscio che ci spinge a fare queste scelte...è qualcosa legato alla nostra infanzia, e finchè non lo risolviamo, ci imbatteremo sempre in rapporti di questo tipo.
Dida- Adulto/Adulta
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Re: Il Percorso dell' amore
Allora x me la vedo grigia. Se si ritorna all'infanzia vedo cadere un mito, vedo cadere tante sicurezze e forse pur cercando sicurezza, trovo più facile accettare l'insicurezza in amore. Se lo rileggo mi auto ricovero! Ragazzi qui abbiamo bisogno di uno psicologo consulente a tempo pieno!
ninfa- Admin
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Re: Il Percorso dell' amore
Ti consiglio il libro "Donne che amano troppo"di Robin Norwood...io l'ho letto e riletto in questo periodo così di crisi della mia vita, e mi ci sono ritrovata pienamente.
Dida- Adulto/Adulta
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Re: Il Percorso dell' amore
grazie del consiglio elena. credo che lo prenderò
ninfa- Admin
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Re: Il Percorso dell' amore
io non credo che la serenità sia sinonimo di abitudihne...piuttosto di un punto d'incontro che non esclude la possibilità di vivere emozioni nuove, che possa accadere qualcosa di non organizzato qualcosa di imprevisto.
Certo non anscondo che un pò di sale nella coppia ci vuole, forse ciò che lo rovina nel tempo è al troppa si curezza dell'altro..forse esser troppo sicuri dell'altro ci fa sedere su una situazione che invece andrebbe ogni tanto stimolata....
Certo non anscondo che un pò di sale nella coppia ci vuole, forse ciò che lo rovina nel tempo è al troppa si curezza dell'altro..forse esser troppo sicuri dell'altro ci fa sedere su una situazione che invece andrebbe ogni tanto stimolata....
Lula- La Fondatrice
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"Chi sei" in poche parole : felicemente mamma....
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Re:Il Percorso dell'amore
sa esprimersi bene questo scrittore, ma credo che ciascuno di noi, per come è costruito dentro, possa dare un'espressione diversa al suo percorso d'amore.
L'amore fa di due esseri un insieme speciale. Crea una sana complicità, un feeling che rende ogni gesto leggibile e utile al viversi. Una chiave di lettura che gli altri non percepiscono. E' uno stato d'animo, un'emozione che stimola a tirar fuori la parte migliore che non si sapeva di avere, diventa la costruzione unica di un enorme puzzle, senza, però, avere già gli incastri, essi si scoprono a mano a mano che si propongono. L'interesse al progredire nasce dal desiderio di progettare e scambiarsi opinioni e gusti, apprezzando le diversità che ciascuno ha, l'amore è libertà di espressione e il compiacimento che si trae dall'apprezzamento dell'altro , diventa linfa e nessuna parola è persa, nessun gesto trascurato, è saper leggere dentro le espressioni, un filo diretto di comunicazione portato da tutto di se stessi: anima cuore cervello. Perchè non aggiungo sesso? perchè esso diventa gioia se il cuore, l'animo e il cercello partecipano. (io penso così) non è una costante per tutti. Ciascuno di noi è un'unicità, più o meno meravigliosa, se veniamo lasciati liberi di essere noi stessi e lo stesso, se riusciamo a lasciare che l'altro sia se stesso, è possibile diventare un'unica mela.
I passaggi descritti da questo scrittore fanno parte delle esperinze della maggior parte di noi e la mezza mela.. almeno una volta si incontra nella vita e, come dice lui, a volte, nella disattenzione, si perde l'occasione.....
Il romanticismo viene dalla sensibilità che una persona può avere o non. Chi non l'ha non si rende conto della perdita perchè non è in grado di viverla, ma certo se vive con una persona sensibile le recherà danno ... un ramo secco in più.
Il compromesso s'innesca quando, nella stoicità,si portano a spasso i rami secchi in nome dell'iposcrisia dei valori con cui si viene cresciuti e la religione cattolica ha quest'arma (il senso di colpa) che viene usata come costante all'interno di molte situazioni.. non solo familiari..
tornerò a scrivere su questo argomento.. perchè L'amore l'idea di poter amare e di essere amato è ciò che dà speranza alla vita.
L'amore fa di due esseri un insieme speciale. Crea una sana complicità, un feeling che rende ogni gesto leggibile e utile al viversi. Una chiave di lettura che gli altri non percepiscono. E' uno stato d'animo, un'emozione che stimola a tirar fuori la parte migliore che non si sapeva di avere, diventa la costruzione unica di un enorme puzzle, senza, però, avere già gli incastri, essi si scoprono a mano a mano che si propongono. L'interesse al progredire nasce dal desiderio di progettare e scambiarsi opinioni e gusti, apprezzando le diversità che ciascuno ha, l'amore è libertà di espressione e il compiacimento che si trae dall'apprezzamento dell'altro , diventa linfa e nessuna parola è persa, nessun gesto trascurato, è saper leggere dentro le espressioni, un filo diretto di comunicazione portato da tutto di se stessi: anima cuore cervello. Perchè non aggiungo sesso? perchè esso diventa gioia se il cuore, l'animo e il cercello partecipano. (io penso così) non è una costante per tutti. Ciascuno di noi è un'unicità, più o meno meravigliosa, se veniamo lasciati liberi di essere noi stessi e lo stesso, se riusciamo a lasciare che l'altro sia se stesso, è possibile diventare un'unica mela.
I passaggi descritti da questo scrittore fanno parte delle esperinze della maggior parte di noi e la mezza mela.. almeno una volta si incontra nella vita e, come dice lui, a volte, nella disattenzione, si perde l'occasione.....
Il romanticismo viene dalla sensibilità che una persona può avere o non. Chi non l'ha non si rende conto della perdita perchè non è in grado di viverla, ma certo se vive con una persona sensibile le recherà danno ... un ramo secco in più.
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Maggie50- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Il Percorso dell' amore
Cara Maggie, hai sorpreso persino uno come me !!?? sai.... io leggo attentamente ed esamino il contenuto dei vari argomenti posti sul forum ,comunque non è consono al mio carattere complimentarmi con le persone ,ma con te ...è diverso , ti faccio i miei COMPLIMENTI !!!!! anche per la tua semplicità.Maggie50 ha scritto:sa esprimersi bene questo scrittore, ma credo che ciascuno di noi, per come è costruito dentro, possa dare un'espressione diversa al suo percorso d'amore.
L'amore fa di due esseri un insieme speciale. Crea una sana complicità, un feeling che rende ogni gesto leggibile e utile al viversi. Una chiave di lettura che gli altri non percepiscono. E' uno stato d'animo, un'emozione che stimola a tirar fuori la parte migliore che non si sapeva di avere, diventa la costruzione unica di un enorme puzzle, senza, però, avere già gli incastri, essi si scoprono a mano a mano che si propongono. L'interesse al progredire nasce dal desiderio di progettare e scambiarsi opinioni e gusti, apprezzando le diversità che ciascuno ha, l'amore è libertà di espressione e il compiacimento che si trae dall'apprezzamento dell'altro , diventa linfa e nessuna parola è persa, nessun gesto trascurato, è saper leggere dentro le espressioni, un filo diretto di comunicazione portato da tutto di se stessi: anima cuore cervello. Perchè non aggiungo sesso? perchè esso diventa gioia se il cuore, l'animo e il cercello partecipano. (io penso così) non è una costante per tutti. Ciascuno di noi è un'unicità, più o meno meravigliosa, se veniamo lasciati liberi di essere noi stessi e lo stesso, se riusciamo a lasciare che l'altro sia se stesso, è possibile diventare un'unica mela.
I passaggi descritti da questo scrittore fanno parte delle esperinze della maggior parte di noi e la mezza mela.. almeno una volta si incontra nella vita e, come dice lui, a volte, nella disattenzione, si perde l'occasione.....
Il romanticismo viene dalla sensibilità che una persona può avere o non. Chi non l'ha non si rende conto della perdita perchè non è in grado di viverla, ma certo se vive con una persona sensibile le recherà danno ... un ramo secco in più.
Il compromesso s'innesca quando, nella stoicità,si portano a spasso i rami secchi in nome dell'iposcrisia dei valori con cui si viene cresciuti e la religione cattolica ha quest'arma (il senso di colpa) che viene usata come costante all'interno di molte situazioni.. non solo familiari..
tornerò a scrivere su questo argomento.. perchè L'amore l'idea di poter amare e di essere amato è ciò che dà speranza alla vita.
Anthony- Maturo/Matura
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Data d'iscrizione : 29.09.08
Re: Il Percorso dell' amore
il percorso dell'amore......io non voglio sapere che percorso avrà il mio percorso d'amore, vorrei fosse imprevedibile, nel bene e nel male, alla scoperta di tutto ciò che rientra nella sfera dell'amore, della compilcità della felicità e del sesso ma anche della gelosia del sospetto o del tormento..però queste cose io le credo vere solo all'interno di un rapporto a due...non è possesso, ma credo proprio che vivere un intera vita con la stessa persona, vivere con lei qualsiasi tipo di eventualità brutte o belle, dolci o amare, stare a volte più vicini, a volte più lontanti, volersi bene e a volte odiarsi ma alla fine ricercarsi sempre, riscoprisi comunque, sia il legame più vero e più intenso che possa soddisfare l'anima che alberga in noi....il tradimento per me è la fuga meno coraggiosa di una persona davanti ad una difficoltà dell'amore..l'abitudine non è mancanza d'amore ma staticità nel vivere l'amore, non è necessario cambiare persona ma il modo con il quale si ama la persona..noi siamo infiniti al nostro interno e quindi infiniti saranno i modi di amare e farci amare,,,per quello credo nel rapporto d'amore a due eterno..perchè contiene in se tutto ciò di cui hai bisogno...è tutto dentro di te e di lui..devi solo cercarlo
forse mi sbaglio e forse questi pensieri mi faranno male ma io ho scelto il mio compagno perchè con lui voglio vivere qualsiasi cosa mi riserva la vita...ho vissuto 8 anni dopo il mio divorzio vagando con la mente ovunque e mettendo il mio fisico in varie situazioni..ma non c'è niente che mi soddisfa e mi appaga come l'idea di amare il mio compagno e essere amata...tutto il resto è un vestito che si cambia come si vuole
la natura ci insegna che ci sono tanti legami, alcune cellule sono instabili altre stabili per tutta la vita..alla base della natura c'è una forza invisibile che tiene insieme la materia altrimenti niente esisterebbe,,ma per permettere il movimento ci sono energie che si devono spezzare per riunirsi,,entrambe le energia hanno bisogno di esistere, quindi nella vita tutto è lecito, l'importante che sia in sintonia con la propria essenza
forse mi sbaglio e forse questi pensieri mi faranno male ma io ho scelto il mio compagno perchè con lui voglio vivere qualsiasi cosa mi riserva la vita...ho vissuto 8 anni dopo il mio divorzio vagando con la mente ovunque e mettendo il mio fisico in varie situazioni..ma non c'è niente che mi soddisfa e mi appaga come l'idea di amare il mio compagno e essere amata...tutto il resto è un vestito che si cambia come si vuole
la natura ci insegna che ci sono tanti legami, alcune cellule sono instabili altre stabili per tutta la vita..alla base della natura c'è una forza invisibile che tiene insieme la materia altrimenti niente esisterebbe,,ma per permettere il movimento ci sono energie che si devono spezzare per riunirsi,,entrambe le energia hanno bisogno di esistere, quindi nella vita tutto è lecito, l'importante che sia in sintonia con la propria essenza
fatina- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Il Percorso dell' amore
A volte le esperienze avute in passato ci fanno esprimere in un modo negativo rispetto a come si vorrebbe in realtà, con rabbia o dolcemente. Sesso,sentimento,odio,amore ,litigi,riunificazioni,separazioni,tutto questo fa parte del percorso del amore sè avvenuto.fatina ha scritto:il percorso dell'amore......io non voglio sapere che percorso avrà il mio percorso d'amore, vorrei fosse imprevedibile, nel bene e nel male, alla scoperta di tutto ciò che rientra nella sfera dell'amore, della compilcità della felicità e del sesso ma anche della gelosia del sospetto o del tormento..però queste cose io le credo vere solo all'interno di un rapporto a due...non è possesso, ma credo proprio che vivere un intera vita con la stessa persona, vivere con lei qualsiasi tipo di eventualità brutte o belle, dolci o amare, stare a volte più vicini, a volte più lontanti, volersi bene e a volte odiarsi ma alla fine ricercarsi sempre, riscoprisi comunque, sia il legame più vero e più intenso che possa soddisfare l'anima che alberga in noi....il tradimento per me è la fuga meno coraggiosa di una persona davanti ad una difficoltà dell'amore..l'abitudine non è mancanza d'amore ma staticità nel vivere l'amore, non è necessario cambiare persona ma il modo con il quale si ama la persona..noi siamo infiniti al nostro interno e quindi infiniti saranno i modi di amare e farci amare,,,per quello credo nel rapporto d'amore a due eterno..perchè contiene in se tutto ciò di cui hai bisogno...è tutto dentro di te e di lui..devi solo cercarlo
forse mi sbaglio e forse questi pensieri mi faranno male ma io ho scelto il mio compagno perchè con lui voglio vivere qualsiasi cosa mi riserva la vita...ho vissuto 8 anni dopo il mio divorzio vagando con la mente ovunque e mettendo il mio fisico in varie situazioni..ma non c'è niente che mi soddisfa e mi appaga come l'idea di amare il mio compagno e essere amata...tutto il resto è un vestito che si cambia come si vuole
la natura ci insegna che ci sono tanti legami, alcune cellule sono instabili altre stabili per tutta la vita..alla base della natura c'è una forza invisibile che tiene insieme la materia altrimenti niente esisterebbe,,ma per permettere il movimento ci sono energie che si devono spezzare per riunirsi,,entrambe le energia hanno bisogno di esistere, quindi nella vita tutto è lecito, l'importante che sia in sintonia con la propria essenza
Nessuno può prevedere o programmare il percorso che fara nell'amore,quindi non può nemmeno saperlo . In poche parole l'amore come lo definisci?
Anthony- Maturo/Matura
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Re: Il Percorso dell' amore
Anthony ha scritto:
A volte le esperienze avute in passato ci fanno esprimere in un modo negativo rispetto a come si vorrebbe in realtà, con rabbia o dolcemente. Sesso,sentimento,odio,amore ,litigi,riunificazioni,separazioni,tutto questo fa parte del percorso del amore sè avvenuto.
Nessuno può prevedere o programmare il percorso che fara nell'amore,quindi non può nemmeno saperlo . In poche parole l'amore come lo definisci?
mettiamola così.. per me è "forza"
fatina- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Il Percorso dell' amore
Io ho cercato di definire tante volte l'amore, di capirlo, di analizzare i suoi percorsi come ha fatto questa scrittrice. Ma ogni volta poi l'amore mi ha sorpresa di nuovo e soprattutto il mio modo di viverlo e sentirlo, mai uguale.
Penso che non lasciarsi condizionare dalle esperienze del passato sia impossibile e penso anche che sia più probabile che l'amore abbia un percorso con un inizio, un fulcro e una fine, piuttosto che con una lunga linea retta (o a curve, insomma una linea senza fine). Troppo pessimista?
Si può darsi...ma non riesco a pensarla diversamente...
Se ripenso alle belle storie della mia vita mi accorgo che le ho tutte troncate nel momento in cui l'apice era appena passato e si stava andando lentamente verso il declino (noia-routine-rabbia per le promesse infrante e delusioni), meglio un taglio netto subito piuttosto che vedere l'amore che finiva. Solo con Luca è diverso, ma perchè abbiamo un figlio.
Penso che non lasciarsi condizionare dalle esperienze del passato sia impossibile e penso anche che sia più probabile che l'amore abbia un percorso con un inizio, un fulcro e una fine, piuttosto che con una lunga linea retta (o a curve, insomma una linea senza fine). Troppo pessimista?
Si può darsi...ma non riesco a pensarla diversamente...
Se ripenso alle belle storie della mia vita mi accorgo che le ho tutte troncate nel momento in cui l'apice era appena passato e si stava andando lentamente verso il declino (noia-routine-rabbia per le promesse infrante e delusioni), meglio un taglio netto subito piuttosto che vedere l'amore che finiva. Solo con Luca è diverso, ma perchè abbiamo un figlio.
gramigna- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Il Percorso dell' amore
senza l'amore nn riuscirei a concepire la vita,la vita di adesso... la solitudine del cuore ,la solitudine di una casa vuota senza la pienezza di una aspettativa,il silenzio di quello che nn è più coppia ma è uno.
So che poi c'è la famiglia,i figli,i nipoti,ma per nn essere egoista devono vivere al di fuori di me e loro nn sentirsi obbligati a condividere con me la loro vita e io la loro ,ma condividere quando e come ne abbiamo il desiderio ,sapendo che ci siamo gli uni per gli altri.
il futuro ...spero che continui ad essere così,come adesso,,,,
So che poi c'è la famiglia,i figli,i nipoti,ma per nn essere egoista devono vivere al di fuori di me e loro nn sentirsi obbligati a condividere con me la loro vita e io la loro ,ma condividere quando e come ne abbiamo il desiderio ,sapendo che ci siamo gli uni per gli altri.
il futuro ...spero che continui ad essere così,come adesso,,,,
marinella- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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"Chi sei" in poche parole : La tragedia della vecchiaia non consiste nel fatto di esser vecchi, ma nel fatto di sentirsi ancora giovani. (O.Wilde)
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Re: Il Percorso dell' amore
marinella ha scritto:senza l'amore nn riuscirei a concepire la vita,la vita di adesso... la solitudine del cuore ,la solitudine di una casa vuota senza la pienezza di una aspettativa,il silenzio di quello che nn è più coppia ma è uno.
So che poi c'è la famiglia,i figli,i nipoti,ma per nn essere egoista devono vivere al di fuori di me e loro nn sentirsi obbligati a condividere con me la loro vita e io la loro ,ma condividere quando e come ne abbiamo il desiderio ,sapendo che ci siamo gli uni per gli altri.
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belle parole MArinella..mi emozioni tutte le volte che parli dell'amore e della vita
fatina- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Il Percorso dell' amore
amore è nn capire da che parte arrivi questa strana luce, ma essere coscienti di brillare, è agnentare se stessi dandovita ad un duo che è sempre singolo, perchèp vivente in un nuovo corpo spirituale, il noi, è soffrire, piangere per nn essere stati amati, ma sapere di avere amato è una magra consolazione che da pace al cuore, amore è......................vita eterna.
goku83- Provolone
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Re: Il Percorso dell' amore
se hai amore nel cuore c'è e basta...
c'è in gioventù,c' è quando il cuore rallenta perchè è stanco,c'è per un figlio,per un gatto,per il vecchio che passa per la strada e per un uccellino che cade dal nido,c'è dentro di te e nn lo puoi soffocare perchè straripa come un fiume in piena,c'è nella sofferenza e nella gioia.
grazie,fatina sei ...na fata !
c'è in gioventù,c' è quando il cuore rallenta perchè è stanco,c'è per un figlio,per un gatto,per il vecchio che passa per la strada e per un uccellino che cade dal nido,c'è dentro di te e nn lo puoi soffocare perchè straripa come un fiume in piena,c'è nella sofferenza e nella gioia.
grazie,fatina sei ...na fata !
marinella- Nonna Belarda/Nonno Geppo
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Re: Il Percorso dell' amore
Veronica!!! non ti devi emozionare ,mia moglie ,cioè Marinella è la vita ,è l'Amore con la A maiuscola,è travolgente !!!!, il percorso dell'amore .......forse te lo raconterà lei un giorno allora si che sentirai veramente dentro la forza dell'amore,perchè amore è Vita !!!!????fatina ha scritto:marinella ha scritto:senza l'amore nn riuscirei a concepire la vita,la vita di adesso... la solitudine del cuore ,la solitudine di una casa vuota senza la pienezza di una aspettativa,il silenzio di quello che nn è più coppia ma è uno.
So che poi c'è la famiglia,i figli,i nipoti,ma per nn essere egoista devono vivere al di fuori di me e loro nn sentirsi obbligati a condividere con me la loro vita e io la loro ,ma condividere quando e come ne abbiamo il desiderio ,sapendo che ci siamo gli uni per gli altri.
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belle parole MArinella..mi emozioni tutte le volte che parli dell'amore e della vita
Anthony- Maturo/Matura
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