maestro unico

sabato sera ero in turno con una insegnante elementare e quindi ho voluto togliermi qualche dubbio circa la legge che ho letto e quindi non penso di aver visto un film di fantascienza.
Questa insegnante è sia pro che contro questa legge a seconda delle varie problematiche emerse e di come vengono interpretate.
In sintesi mi ha detto che si ha troppa fretta di contestare per il solo gusto di farlo. Non crede assolutamente che il tempo pieno verrò tolto perchè è impossibile visto che poche famiglie possono permettersi baby sitter o di stare a casa. Comunque mi ha fatto notare l'articolo della legge 137 che dice

1. Nell'ambito degli obiettivi di contenimento di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 e' ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.

non dice che viene tolto il tempo pieno, dice ciò che è sottolineato. Sinceramente non credo che il governo sia così incosciente da applicare una rivoluzione del genere. Questo per quanto riguarda le scuole primarie.
Poi c'era la mamma di un ragazzo che va alle superiori. Lo stesso lamenta il fatto che hanno tolto ore di laboratorio nella sua scuola professionale.
Così di primo avviso sembra un'assurdità considerato che poi alla maturità viene richiesta una verifica su qualcosa che non si è potuto approfondire.
Poi si scopre che fanno 3 ore di italiano a settimana e 2 di storia! e qui la maestra è saltata per aria. "come è possibile così poche ore di italiano? e poi ci si lamenta che sono ignoranti! 2 ore di storia sono esagerate per una scuola professionale. Tanto vale aggiungere ore di italiano e allora non sembra tanto illogico togliere qualche ora di laboratorio visto che, a detta dello studente, servono ad "approfondire".
Poi è venuta fuori la questione che io non sapevo che alle elementari non esiste più l'esame di quinta elementare. Che a parte qualche eccezione è difficile che boccino un bambino e che quindi arrivano in prima media senza nessuna verifica finale.
Lei stessa è contraria a questa cosa. Fin da piccoli devono abituarsi ad essere sottoposti a piccole prove. Fanno parte della crescita di ognuno di noi.
Lei quest'anno ha rilevato una quarta classe dove insegna matematica e dove la maestra precedente in tre anni non ha mai fatto fare una verifica.
Lei ne ha richiesta una per vedere a che punto erano i bambini e meno di una settimana dopo si è ritrovata contro tutti i genitori che l'hanno accusata di aver "stressato psicologicamente" i loro figli.
Scusate ma non commento neanche!
Parlando sempre delle superiori ci si accorge di quante scuole con nomi diversi sono state create negli ultimi decenni e di quanto spreco ci sia a livello economico.
Varebbe la bena accorpare, ove possibile, le scuole con indirizzo uguale o similare e creare, all'interno dello stesso istituto, rami diversificati.
Si risparmierebbero soldi che si potrebbero utilizzare per altre necessità della scuola italiana. A partire dagli stipendi di presidi e amministrazioni.
Abbiamo ascoltato per tre ore questa insegnante e mi sono resa conto che pur non essendo una mamma non mi sono poi così allontanata da ciò che pensavo.
E' vero i miei sono più che altro pensieri su ricordi passati ma frequento tante mamme e non faccio una selezione di quelle che la pensano come me. Quindi può essere che i miei film di fantascienza non sia poi così tanto fantascienza e che comunque ognuno di noi ha diritto ad avere una opinione giusta o sbagliata che sia.
Mi sembra che questo decreto stia facendo più fumo di quello che serve. Ho l'impressione che qualsiasi argomento (vedi caso alitalia) scateni rivolte che poi scemano nel niente.

Cati, cara, capisco che il discorso ti sta a cuore, (come sta a cuore a tutti mamme e non, papà e non) però ti pregherei di evitare di usare frasi come questa le opinioni che leggo credo che siano risposte da fantascienza ...!! perchè la ritengo poco carina nei confronti di chi ha espresso un opinione diversa dalla tua.
ti ringrazio

Mi sento di chiedere nuovamente (visto che nessuno ha considerato i miei precedenti interventi) a tutti, se hanno ascoltato o letto le interviste rilasciate dalla Gelmini a proposito di questa nuova Legge: lei ha ribadito il concetto che non ha alcuna intenzione di togliere il tempo pieno.
Non vi fidate nemmeno di quello che lei ha dichiarato?

io non ho sentito l'intervista ma non credo che toglieranno il tempo pieno. non è una cosa fattibile e voglio fidarmi per una volta.
certo non sono parte in causa ma le mie colleghe mamme non mi sembrano così allarmate. tutti i loro figli fanno il tempo pieno per motivi pratici (loro lavorano e non hanno i nonni a disposizione o comunque non sempre).
ma dubito che le parole di un ministro verranno considerate nient'altro che aria fritta. da sempre e per qualsiasi argomento vengono considerate persone che vogliono solo fregare i cittadini.
giusto ieri invece ho seguito l'intervista ad un'altra giovane ministro, Mara Carfagna.
Per altri motivi che non sto qui a spiegare perchè andrei fuori argomento, mi è sembrata sincera e con tanta voglia di fare.
Si è sempre criticato i governi precedenti di non dare spazio ai giovani ministri, ora che ne abbiamo due le stiamo massacrando a priori senza dar loro la possibilità del beneficio del dubbio

gramigna ha scritto:

conte ha scritto:avere 4 o 5 maestri per classe tanto per dar lavoro alle persone non mi sembra una buona soluzione. Ripeto che io mi son trovato dimolto bene con uno, diventati due mi stavano ancora bene, aumentati dell'altro è iniziato il caos. Poi scusate ma son bimbi m quante cose li volete insegnare???? Intanto vedo che i bimbi d'oggi scondo me sno più ignoranti e arroganti rispetto a qualche anno fa, a me davano i voti 4 o 7 o 5 enon sono morto!!!!
Poi insegnamo loro inglese, musica, religione, storia, geogafia, matematica, italiano, informatica,..............alla fine però non sanno nemmeno come è fatta una pianta di zucchine o non hanno mai vite un pollo vivo e con le penne ancora addosso. Insegnamo loro BENE inetanto le cose fondamentali e non trattiamoli come adulti.....fateli un pò giocare sti figlioli!!

Mi sa che parli senza cognizione di causa....

.....dai c'eri anche te quando mi divertivo a prendere per il culo l'amici milanesi perchè non sapevano che le zucchine nascono sopra la terra, come è fatta una pianta di pomodori, che un pollo a le penne........se questa è gente colta io allora preferisco l'ignoranti.

cati94 ha scritto: gramigna!!!! e' quello che ho scritto anch'io all'inizio di questa pagina ed ho notato che nessuno mi ha risposto, quindi presumo fantascienza queste risposte e poca informazione ... e documentazione ..sull'argomento perche' se ci fosse tutto cio' affermazioni del genere non verrebbero nemmeno messe in causa .

....io posso dire altrettanto......
Tagliare sull'istruzione riducendo le ore non sono daccordo nemmeno io, però non mi trovate nemmeno daccordo nel sostenere 120 maestri a un fa nulla!!!!!!!!!!

marinella ha scritto:Poi scusate ma son bimbi m quante cose li volete insegnare
la curisità del sapere è la fonte della cultura, se seminiamo bene ,avremo un buon raccolto!!!!!
NN è concepibileal mondo di oggi vivere nell'ignoranza!!
Credo che tu nn sappia di cosa stiamo parlando!!!!
Forse nn hai letto tutto!!!!

infatti mi sembra che gli ultimi "raccolti" siano stati delle buone annate.......
Poi hai detto giusto "seminare bene" e se in un campo ci semini troppo il risultato è un gran casino e pochi frutti.
1) più disciplina a cominciare dai genitori che sono i PRIMI responsabili dell'educazione, del rispetto e dell'insegnamento dei filgi
2) più qualità degli insegnanti dall'elementari alle superiori e poi all'università......potrei citarvi dei casi particolari incredibili, tipo professori che dormono in classe.....

Girovagando per la rete ho trovato questo link
http://www.forzagelmini.com/obiezioni_4.html

ho letto e è certo che bisogna adeguarsi alle prerogative dei giovani e sopratutto prepararli ad allargare i propi confini di studio,è giusto dire che la scuola và fatta in favore della conoscenza e del sapere e il perno centrale è lo studente,è lo scolaro che deve essere considerato l'attore e il ricevente principale della formazione scolastica e per questo gli insegnanti devono essere preparati a plasmare le menti dei giovani.

Caro Conte,se ti rileggi i miei topic su questo argomento credo che mi verrai incontro,siamo d'accordo sull gestire l'educazione dei ragazzi (dovrebbero andare di pari passo con la famiglia e un dialogo edificabile nn sarebbe sbagliato visto che il più delle volte un'insegnante nn ha rapporto dell'andamento dell'alunno con le altre )esperienza personale in questo caso!!
per ciò che riguarda la preparazione degli insegnanti siamo sulla stessa linea,mancano di professionalità e di cuore.
Per ciò che riguarda la didattica e l'insegnamento dei nostri pulcini,sono dell'opinione che i cervelli sono come spugne,e adeguatamente all'età imparano,eccome!!!.....
e nn soffrono se viene prospettato il ptrogramma nella maniera consona all'età .
Per ciò che riguarda le penne della gallina e il cavolfiore,bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare,credo che la responsabilità maggiore sia di mamma e papà che nn si prodigano a far conoscere il mondo ai propi figli.
Invece di tenerli davanti alla tv a giornate li dovrebbero portare un pò a spasso per la campagna e metterli davanti alla natura e nn pscine o calcetto o palestra perchè è più facile e si fà prima,ma poi nn si devono lamentare se i loro figli credono che un pollo nasca senza penne!!!!

Laura,per ciò che riguarda il tempo pieno credo che sarà facoltativo e si adatterà alle esigenze della famiglia che avrà l'opportunità di scegliere secondo le propie esigenze,bisogna vedere se sarà tutto gratis o se ci metteranno dentro ore di corsi privati...........
secondo il mio punto di vista ,certamente una riforma era doveroso proporla.....ma........ francamente ho i miei dubbi che questa sia quella buona,sopratutto per l'unico!!!!!!

Lula ha scritto:ma dai Virginia ma perche secondo te? tutto sommato avere più insegnanti credo che possa permettere loro di dedicarsi meglio alle materie che stanno insegnando

secondo me a quella età si ha bisogno di un punto di riferimento... avere tanti insegnanti può disorientare...
ricordiamoci infatti che si tratta di bambini dai 6 ai 10 anni, la cui identità è in formazione...
troppi metodi di insegnamento diversi a mio parere possono creare confusione, perchè i bambini non sanno più chi seguire...

Non mi sembra che il Ministro abbia parlato di un tempo pieno a pagamento..io nel decreto non lo leggo da nessuna parte.

Riguardo al maestro unico, Luca si è trovato bene anche ad avere a che fare con più insegnanti, il punto di riferimento ce l'ha lo stesso che è l'insegannte di italiano con la quale passa più ore e che è sempre la stessa sin dalla prima elementare..quindi diciamo che se hanno delle difficoltà facciamo un pò tutte riferimento a lei e si valuta poi insieme alle altre maestre la situazione.
Il problema della classe di Luca è che ogni anno cambiano insegnante di inglese e matematica e questo è un problema anche per la maestra diitaliano che ogni anno deve anche lei instaurare nuovi rapporti, conoscere la metodologia di insegnamento ecc...quindi questo di certo non permette un lavoro continuativo, però credo che l'importante sia che imparino, e che vengano preparati adeguatamente per le scuole successive.

il decreto garantisce le 24 ore settimanali di insegnamento.........e poi??
staremo a vedere quello che succederà, come si suol dire chi vivrà vedrà.......

Lula ha scritto:Il problema della classe di Luca è che ogni anno cambiano insegnante di inglese e matematica e questo è un problema anche per la maestra diitaliano che ogni anno deve anche lei instaurare nuovi rapporti, conoscere la metodologia di insegnamento ecc...quindi questo di certo non permette un lavoro continuativo, però credo che l'importante sia che imparino, e che vengano preparati adeguatamente per le scuole successive.

ecco laura questa è una delle lamentele che fa la maestra con cui ho parlato. lei quest'anno si trova malissimo con le sue colleghe. metodologie diverse che si ribaltano sui bambini e un'aria di malessere che comunque i piccoli percepiscono. e questo non è giusto secondo lei

marinella ha scritto:il decreto garantisce le 24 ore settimanali di insegnamento.........e poi??
staremo a vedere quello che succederà, come si suol dire chi vivrà vedrà.......

Il ministro ha detto pubblicametne al Tg che non intende togliere il tempo pieno, quindi?
magari la Legge non è chiara così come espressa?

Ieri il nostro preside ha spiegato ( era appena stato ad un incontro in regione) che ci sarà da poter decidere se optare per le 24 o le 27 ore o per il tempo pieno.
Perchè va ricordato che ci sono anche molte famiglie che non sono a favore del tp, che pensano che per ragioni educative o organizzative della famiglia sia meglio un altro modelo di orario.
Quindi si darà la possibilità di scelta, ma favorendo il tp laddove ora non c'è e magari la richiesta esiste.
Ad esempio per mia figlia , dislessica, che si stanca molto, non sceglierò di certo il tp , ora fa le 30 ore , certo avrò la possibilità di farle fare solo le 24 o al massimo le 27....
Un'altra fam, con problemi lavorativi magari decidererà per il tp...
Garantire le 24 ore significa non eliminarle a favore di solo tp....

Questo articolo mi è sembrato interessante..

Il disegno del governo potrebbe produrre effetti disastrosi. Vediamo perché

di Luisella De Filippi

È al quinto posto nelle classifiche internazionali per i buoni risultati dei suoi alunni, la scuola elementare italiana. E allora perché cambiarla, si domanda perfino l’ufficio stampa della Cei, insieme naturalmente a tutti quelli che, dal mondo della cultura e della politica, assistono allo scempio che ne farà questo governo, se non riusciremo a fermarlo, per mano di un ministro che brilla per incompetenza e sudditanza al ministro Tremonti. Di scuole elementari ce ne sono in ogni paese, anche in quelli piccoli sulle montagne, che abbondano nel nostro paese, o nelle piccole isole e chi conosce queste realtà sa che la chiusura di una scuola elementare rappresenta spesso per quelle comunità l’inizio della disgregazione, la negazione di un tratto identitario fondamentale. Nei centri cittadini come Milano e Bologna in testa, ma anche in tantissimi altri al nord (meno al centro e pochissimo al sud) è diffuso il modello di scuola a tempo pieno, un tipo di scuola nato dalla spinta culturale degli anni ’70, che ha attraversato i decenni incontrando il consenso ampio delle comunità ospitanti tanto che numerosi coordinamenti di genitori e insegnanti hanno dato vita ad un movimento che ha salvato il tempo pieno dai propositi distruttivi di Moratti e ora anche Gelmini è costretta ad assumere un atteggiamento difensivo rassicurando le famiglie che non toccherà il tempo pieno.

Il tempo pieno
Le scuole a tempo pieno sono il 24,1 per cento di tutte le scuole elementari e sono collocate in grandissima parte al nord, tutte le altre scuole elementari sono organizzate a moduli. Il tempo pieno ha una dotazione base di due docenti per classe, un orario di funzionamento di 40 ore settimanali, e deve avere strutture come le mense e un servizio di trasporto. Alla dotazione base di due docenti per classe può aggiungersi il docente di lingua straniera, quello di religione e quello di sostegno, nel caso vi sia presenza di alunni diversamente abili o nel caso il team di base non abbia il titolo per insegnare la lingua straniera e non si dichiari disponibile ad insegnare religione cattolica. Il modello a tempo pieno risponde ad un’esigenza didattica e ad un’esigenza sociale, infatti si è esteso al nord dove il lavoro femminile è più diffuso e il territorio ha risposto favorevolmente ad un modello didattico-organizzativo che non si limitava ad offrire più assistenza ai bambini (per questo il doposcuola poteva essere sufficiente) ma offriva la possibilità di apprendere in tempi distesi, con tante attività in più di gioco, di ricerca, di indagini, di attività di gruppo, un tempo di vita in cui si cresce e si apprende imparando con gli altri e dagli altri. Ben diverso è il tempo contratto della scuola del mattino (quello delle 24 ore tradizionali) dedicato alla trasmissione delle conoscenze, a cui si può aggiungere il doposcuola per quelli che non hanno capito la lezione del mattino, con insegnanti diversi, pagati dal comune. Una scuola povera che dà poco e divide socialmente. Il ministro Gelmini continua a rilasciare dichiarazioni rassicuranti circa la sua volontà di non toccare l’organizzazione della classi a tempo pieno. Questo, se rivela il forte timore per le reazioni, confermando il consenso sociale intorno al tempo pieno, non trova però conferma nell’articolo 4 del dl 137 che promette soltanto che “i regolamenti terranno conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del temposcuola”. Affermazione che si può tradurre in mille modi, dal tempo spezzatino della Moratti, alle ore aggiuntive per gli alunni bisognosi, ma certo non garantisce la tenuta del modello di scuola a tempo pieno.

I moduli
Dall’eredità culturale delle scuole a tempo pieno, sono nate le scuole funzionanti a modulo, e dal ’90 questo modello organizzativo si applica dunque a tutte le scuole elementari che non funzionano a tempo pieno, cioè il 76 % delle scuole italiane, collocate in massima parte al sud. Ciò significa che, se fosse vero che il ministro non vuol toccare il tempo pieno, sarebbe il sud a sostenere il maggior peso dei tagli in questo settore. Questo modello organizzativo supera il maestro unico tuttologo, come il tempo pieno, ma ha la durata di 30 ore settimanali e impiega tre docenti ogni due classi a cui si possono aggiungere i docenti specialisti, come nel tempo pieno. Il funzionamento a modulo deriva dal fatto che le discipline sono accorpate per ambiti disciplinari, quello linguistico, quello matematicoscientifico, quello antropologico, a cui si aggiungono le educazioni, all’immagine, alla musica, alle attività motorie, e la lingua straniera. Ogni team docente si divide gli ambiti disciplinari sulla base di attitudini e preferenze personali e le accorpa secondo un criterio di affinità. Come nel tempo pieno alcune ore della settimana sono gestite in compresenza fra due insegnanti e questo consente lo svolgimento di attività particolarmente complesse o il sostegno ad alunni con particolari necessità. Il principio del tempo disteso e di una didattica attiva vale dunque anche per i moduli, inoltre l’attribuzione ad ogni docente di un ambito disciplinare permette di mettere a frutto competenze specifiche che possono derivare o da un interesse particolare per un ambito disciplinare o da approfondimenti formativi specifici. Insegnanti più competenti, un’organizzazione più flessibile del tempo per andare incontro alle diverse esigenze della classe, un rapporto insegnamentoapprendimento fondato sull’interesse dei bambini e sul loro coinvolgimento attivo, uno studio delle discipline che mira a formare concetti e capacità critiche e non solo a trasmettere nozioni, rappresentano una ricchezza per il nostro sistema scolastico che va a beneficio di tutti i cittadini, un bene comune di cui si avvale la società tutta.

Il maestro unico
Tornare alle 24 ore settimanali, non solo scarica un problema sociale sulle famiglie, ma impoverisce la scuola, fra l’altro non garantisce in tutte le classi l’insegnamento della lingua straniera, mentre non mette in discussione l’ora di religione che, quantunque non obbligatoria, continua ad essere garantita nell’orario obbligatorio. Infatti il maestro unico potrebbe non avere il titolo per insegnare la lingua straniera, in quel caso chi se ne farà carico? I genitori? Il comune? Se il decreto legge diventerà legge, la flessibilità organizzativa che permette di affrontare i mille problemi di una classe, non ci sarà più e la riduzione a uno solo dei docenti, spazzerà via tutta la ricchezza culturale della pluralità di docenti, in una società complessa come quella attuale che invece richiederebbe un’offerta all’altezza dei tempi. Il ministro Gelmini, che deve fare il lavoro sporco per Tremonti di cancellare 90.000 posti di lavoro nella scuola, ritiene invece che la pluralità dei docenti, le compresenze e l’orario di funzionamento lungo, siano uno spreco e un decadimento della qualità e dunque taglia drasticamente posti di lavoro e tempo scuola. Chi pagherà il risparmio che in tal modo si produce? Immediatamente i bambini che verranno privati di una scuola più ricca, poi le famiglie che dovranno riorganizzarsi per curare i loro figli sbattuti fuori dalla scuola per 6 o 16 ore in più, ma se è vero che i bambini rappresentano il futuro e la scuola lavora perché il futuro del nostro Paese sia migliore, allora sarà tutta la nostra società che alla fine verrà privata di un bene comune, con un ritorno brusco al passato, alle divisioni e alle stratificazioni sociali in cui pesano le condizioni economiche delle persone. Inoltre il mondo è diventato molto più complicato, i nostri bambini hanno bisogno di formarsi strumenti adatti ad interpretarlo criticamente, pensiamo alla tecnologia, ma anche alla passività che induce la televisione, al sostegno di una rete familiare che si fa sempre più inconsistente, fragile e assente. I bambini delle nostre classi dunque sono portatori di tutte queste fragilità e insieme sono espressione di una società multietnica, non solo per la presenza concreta di alunni extracomunitari che spesso non conoscono la nostra lingua, ma per i messaggi che li bombardano. Un tempo più lungo, la presenza di due insegnanti nei momenti delicati, come un’attività di gioco esplorativo o durante un’uscita o durante un lavoro di gruppo o per aiutare alunni in difficoltà, non sono uno spreco, sono invece indispensabili per una scuola formativa e di qualità a cui non vogliamo rinunciare. Con il ritorno al maestro unico il passo indietro è evidente e il mondo della scuola lo sa, infatti si sta gonfiando sul territorio una mobilitazione che, per avere pieno successo, ha bisogno anche del sostegno di tutta la società civile.

oggi abbiamo fatto nel nostro istituto una manifestazione !! sempre per la solita ragione !!! la nostra e' una scuola piccola ed eravamo in diversi genitori e non..!! c'era la polizia municipale , carabinieri ,e tv locali e giornali.. il nostro istituto il 29 stanno organizzando la notte bianca con la partecipazione di tutte le scuole !! il 25 ci sara' anche una fiaccolata!!!
per quanto riguarda la mia opinione !! non ho offeso nessuno e mi dispiace se qualcuno si e' sentito tale ..mi dispiace ..!! ma come ho affermato in precedenza sono le mie opinioni !! e sono fantascienza tutte quelle supposizioni che vengono fatte come ad esempio ..ma forse ...!! ma allora faranno ...!!ma e' meglio .. !!!opppure sara'!!
perche' e' cosi' e basta!!! poi visto la gran confusione che si sta creando ,se vogliono rigirare la frittata!!??

scusa cati ma tu come fai ad avere la certezza che certe cose non si faranno? ok tu non sei d'accordo e rispetto la tua opinione ma così come io non ho certezze sulla mia pseudo fiducia non credo tu possa dire lo stesso per la tua mancanza di fiducia. ancora non è stato fatto nulla di concreto quindi siamo alla pari mi sembra.
perchè è così e basta mi sembra una frase che lascia zero spazio ad una conversazione costruttiva.
e sinceramente a me come moderatrice piacerebbe invece che tra i nostri utenti si possa conversare tranquillamente con la possibilità di replicare sempre nel rispetto delle idee altrui.

Cerchiamo tenere una discussione serena fra tutti.

Questo argomento pare stia molto a cuore soprattutto per il fatto che ci sono opinioni completamente contrapposte.

Bè, anche io sono favorevole al maestro unico.
Motivazione? il governo ha preso la sua decisione e lo rispetto, indipendentemente dal colore del partito.
A quest' italia va fatto qualcosa e ci stanno provando, ma nel caso specifico un riferimento unico per i bambini è una scelta azzeccatissima.

Fantascienza?

Mi auguro Marco che tu sia favorevole al maestro unico per una tua motivata e consapevole convinzione e non perchè è una decisione presa dal governo e per questo la rispetti. I governanti , che siano di destra o di sinistra o di centro o di cielo o di terra, mica sono infallibili e mica hanno sempre ragione solo perchè detengono lo scettro!!!!!

Inti ha scritto:Mi auguro Marco che tu sia favorevole al maestro unico per una tua motivata e consapevole convinzione e non perchè è una decisione presa dal governo e per questo la rispetti. I governanti , che siano di destra o di sinistra o di centro o di cielo o di terra, mica sono infallibili e mica hanno sempre ragione solo perchè detengono lo scettro!!!!!

Tutti e due inti. soprattutto favorevole al maestro unico ed un po anche per rispetto verso la decisione del governo.
Non esiste governo infallibile, non si possono fare tutti contenti. il governo spesso puo e deve prendere decisioni anche impopolari.

I nostri governanti governano per delega...o almeno così dovrebbero e secondo me sono loro che per primi devono rispettare gli elettori e non viceversa....e gli elettori dovrebbero sorvegliare l'operato del governo ed intervenire se necessario...questo almeno dovrebbe essere lo spirito di un paese democratico

Inti ha scritto:I nostri governanti governano per delega...o almeno così dovrebbero e secondo me sono loro che per primi devono rispettare gli elettori e non viceversa....e gli elettori dovrebbero sorvegliare l'operato del governo ed intervenire se necessario...questo almeno dovrebbe essere lo spirito di un paese democratico

la teoria non fa una piega....ma mettere tutti daccordo 60 milioni di italiani la vedo piuttosto dura ehehe.